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Ora c’è Buffon nel mirino di Borrelli

Tornata la pace (per ora) tra il Commissario straordinario Guido Rossi e il presidente del Coni, Gianni Petrucci. In Federcalcio sono attese per lunedì le risultanze di Borrelli, amareggiato per gli sconti della Corte Federale, sul secondo filone d’indagini che vede coinvolte Reggina, Messina, Arezzo e Salernitana. Toccherà poi al procuratore Palazzi deferire i vari tesserati, primo tra tutti il presidente reggino Lillo Foti, alla disciplinare di Milano. Borrelli deve ancora aprire il fascicolo sulle scommesse (sono interessati Buffon e Iaquinta) e aspetta che si chiuda l’inchiesta romana sulla Gea World (parte del materiale gli è già pervenuto dalla Procura di Napoli) per riformare, a suon di deferimenti, le regole dei procuratori o agenti di calciatori. Rischia invece di saltare l’udienza del 10 agosto davanti al Tar del Lazio per gli eventuali ricorsi. Prima si deve infatti attendere il giudizio sportivo della Camera di conciliazione e arbitrato del Coni.
Intanto, Maurizio Ronconi, parlamentare dell’Udc, ha presentato un’interpellanza al ministro Melandri per «sapere quale compenso, nella sua attività di volontariato, è stato accordato a Borrelli per svolgere l’inchiesta su calciopoli e che in verità è stata largamente sconfessata dalla seconda sentenza.

Si chiede anche quanto alla fine costerà alla Figc il processo su calciopoli».

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