
da Roma
Una specie di rito. O uno scongiuro, invece? Ogni volta, prima di andare in onda, lei e Paolo Belli s'incontrano da soli, dietro il sipario, e si dicono l'un l'altro, sottovoce: «E siamo ancora qui!». «Perché un programma che dopo vent'anni è ancora qui commenta lei - ed è ancora così fresco, così innovativo, così diverso pur rimanendo sempre lo stesso, è davvero un miracolo». E allora eccolo: Ballando con le stelle è ancora qui. Anche se è primavera e non inverno; anche se il titolo è un po' diverso (Sognando Ballando con le stelle); anche se soltanto per quattro sere (da domani su Raiuno) e solo per fare da prequel all'edizione canonica, che rivedremo a ottobre. Ma non definitelo uno spin off percarità. O Milly Carlucci si arrabbia.
Cominciano dal titolo. Selvaggia Lucarelli, che non le manda a dire nemmeno a lei, l'ha definito: «Orrendo. Tutti lo pensano e nessuno osa dirlo. Ma io lo dico: quel doppio gerundio è davvero terrificante».
«(ride, n.d.r.) Ma il doppio gerundio è stato pensato proprio per creare questo tipo di reazione! Così si nota di più, no? Poi, per renderlo meno cacofonico, ho aggiunto i puntini: Sognando Ballando con le stelle. Com'è che si dice? Purchè se ne parli».
Parliamone allora. Stavolta, al posto dei vip che cercano di diventare ballerini, ci sono dei ballerini professionisti che cercano di diventare maestri.
«Proprio così. Sarà una sorta di casting pubblico per celebrare i vent'anni del programma. Dieci professionisti già di fama, campioni nazionali o mondiali, e provenienti dai tanti Paesi oltre che dall'Italia anche da Svezia, Scozia, Caraibi, Cuba e Kazakistan - in coppia con altrettanti professionisti storici del programma compresi alcuni grandi ritorni, come quelli di Raimondo Todaro e Natalia Titova- gareggeranno fra loro. In una seconda fase lo faranno in coppia con celebri ex partecipanti a Ballando, come Federica Pellegrini, Gabriel Garko, Emanuele Filiberto, Wanda Nara, Bianca Guaccero, per dimostrare di saperli guidare. In palio la possibilità di essere i nuovi maestri alla prossima edizione di Ballando».
Dunque non si tratterà solo di una gara puramente tecnica.
«No: Ballando non è mai solo una gara. È anche un percorso umano. E i maestri che affiancano i vip devo essere anche psicologi, per gestirne i dubbi, le fragilità, il temperamento. I nostri vip non sono mai allievi facili. Hanno tutti grandi nomi, carriere importanti alle spalle. Qui devono essere disposti a seguire gli ordini di chi, arretrando l'orologio della loro esperienza, li riporta nella condizione di chi deve imparare tutto».
Eppure questi professionisti saranno valutati dalla stessa giuria che (con l'eccezione di Carolyn Smith) molti contestano essere competente anche solo per giudicare i novellini
«E io invece dico: chi meglio di loro? Ne hanno viste tante di performances e di momenti di umanità. Nessuno è più qualificato per valutare anche le caratteristiche interiori dei personaggi. E poi, per garantire un giudizio più professionale, ci sarà un bonus tecnico attribuito da Simone Di Pasquale e Sara di Vaio».
E Mariotto? Gli ha fatto una bella ramanzina per prevenire future, ulteriori intemperanze?
«A Ballando siamo una famiglia. Se uno della famiglia che ha un momento no, noi non l'accompagniamo alla porta, ma lo sosteniamo. E ormai, superato l'impasse, siamo pronti ad una nuova avventura».
Superospite sarà anche Francesco Totti. Farà ballare anche il Pupone?
«Lui viene per stabilire,
nell'amarcord delle partecipazioni danzanti di tanti suoi colleghi calciatori, quali siano stati i momenti-cult delle loro performances. Prometto che proverò a spingere anche lui in pista. Ma non garantisco di riuscirci».
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