
È quando l'estate passa il testimone all'autunno che il Trentino supera se stesso, forse contro previsioni e aspettative. Perché, con le giornate ancora lunghe, le temperature sempre tiepide ma non più afose e l'esplosione del foliage che dipinge il paesaggio di giallo, arancio, ocra e marrone, diventa un acquerello naturale. Il momento dura poco e per questo bisogna cogliere l'attimo e immergersi in questo regno di colori e natura.
Gite, escursioni, passeggiate, pedalate in e-bike o mountain bike accompagnano adulti e bambini, coppie e amici, sportivi e meno sportivi alla scoperta di questo piccolo ma concentrato spicchio d'Italia costellato di laghi e incorniciato da montagne che, nell'insieme, sono uno spettacolo naturale con l'avvio dell'autunno. A partire dal Lago di Caldonazzo, nel cuore della Valsugana.
È dominato dalla Marzola che, percorsa da una fitta rete di strade forestali e di collegamento tra i masi e la frazione di Santa Caterina, regala scorci inaspettati su borghi e paesaggi. Da non perdere il "Giro dei masi dei castagni". Parte da Bosentino, si muove verso Migazzone e, attraverso campi coltivati e boschi di tutti i colori, tocca Santa Caterina, dove il panorama si apre sulla Valsugana, il Colle di Tenna e il lago. Il percorso sale poi verso i masi alti, fino a raggiungere la strada forestale del Monte di Bosentino. Quindi a ritroso verso Vigolo Vattaro fino al Castello di Vigolo, il santuario della Madonna del Feles e di nuovo a Bosentino. Ancora in Valsugana, questa volta, però, a Levico terme, si può camminare lungo la romantica Strada dei Pescatori che circonda il Lago di Levico. Il tracciato parte dalla spiaggia libera (Parco Segantini) di Levico terme e costeggia il lago sulla sponda orientale fino al suo punto più stretto. Prosegue sulla sponda opposta per fare così ritorno al punto di partenza. In questo tratto si incontrano le indicazioni per salire sul Colle di Tenna, dove è possibile spingersi fino alla chiesetta di San Valentino: ne vale la pena.
Cambia la scena, ma resta lo spettacolo, sul Lago di Lavarone, che si raggiunge dalla frazione di Nosellari est lungo l'antica stradina che collega l'abitato al maso di Pra' di Sopra, un tempo utilizzata per condurre le mucche al pascolo sui prati attorno allo specchio d'acqua. È tra i luoghi più suggestivi dell'Alpe Cimbra, tanto che agli inizi del Novecento conquistò Freud, che sceglieva proprio questa località per trascorrere periodi di vacanza e riposo. Non da meno il giro dei laghi dell'Altopiano di Piné di Serraia e delle Piazze. Adatto anche a famiglie con bambini, l'itinerario parte dal lungolago di Baselga di Pinè o dal Lido sul Lago di Serraia, segue la pista ciclopedonale sulla sponda occidentale del lago, attraversa la riserva naturale Paludi di Sternigo e prosegue fino alla località di Fabbrica, sulla sponda orientale del Lago delle Piazze. Da qui inizia il ritorno, lungo la sponda settentrionale.
L'azzurro del Lago di Molveno, tra i più belli d'Italia per Touring Club e Legambiente, e le cime delle Dolomiti di Brenta incorniciano, invece, escursioni e passeggiate che da Molveno portano al cospetto della parete del Croz dell'Altissimo e di fronte a un'esplosione di colori autunnali.Info: www.visittrentino.info