«Entro febbraio primarie per il candidato sindaco del centrosinistra». Sullonda dellentusiasmo nazionale, i Ds rilanciano e chiedono di applicare il metodo anche per Palazzo Marino. Carlo Cerami, coordinatore della segreteria, considera le primarie un imperativo categorico: «Dopo una prova di consenso così straordinaria, è difficile pensare di evitare il voto per scegliere il candidato sindaco di Milano». Il capogruppo in Comune Emanuele Fiano, va oltre: «Quelle per Prodi sono state una prova generale anche per Palazzo Marino».
Più di 400mila ieri i lombardi che hanno risposto allappello del centrosinistra per lappuntamento con le primarie. Nessuna sorpresa, il risultato del voto è la fotocopia di quello nazionale. A Milano Romano Prodi, con il 72,3% dei voti travolge tutti. Secondo è Fausto Bertinotti con un distacco abissale, ma percentuali ben al di sopra di quelle a cui è abituata Rifondazione. Dispersi tutti gli altri.
Ora i Ds vogliono le primarie per il sindaco
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