«Ora l’assalto al giudice di pace»

Ecopass, l’Osservatorio ancora all’attacco. Dopo il ricorso - respinto dal Tar nello scorso dicembre - Massimo Todisco ci riprova: è infatti attesa per metà settimana la sentenza del Tribunale amministrativo su un nuovo ricorso presentato dall’Osservatorio. Sotto accusa questa volta le 43 telecamere installate ai varchi dell’Ecopass. «Il Comune - afferma Massimo Todisco - non ha indetto nessuna gara d’appalto per l’installazione delle telecamere. Per questo motivo sono portato a credere che il nostro ricorso verrà accolto: è fallita a Milano la prima esperienza in Italia di tassare le auto euro 1, euro 2 e euro 3 che entrano nel centro della città. L’ecopass è nel caos con migliaia di ricorsi al giudice di pace per multe non dovute. Chiediamo la moratoria delle 160.000 multe e da lunedì le telecamere spente. Dove la politica non arriva chiediamo alla magistratura di riportare giustizia». Secondo l’Osservatorio «la provata incapacità del cervellone che sovrintende l’Ecopass a Milano di rilevare con esattezza i numeri delle targhe che passano nei varchi dell’area interessata (ad esempio scambiare la lettera C con la G), rende inesigibili le multe legate alle infrazioni che sono state monitorate. Si tratta di 160.000 multe dal 2 gennaio al 20 febbraio per un ammontare di circa 11 milioni di euro». Una valanga di ricorsi che rischia di bloccare per mesi gli uffici del giudice di pace, dato che «sono in partenza migliaia di ricorsi da parte dei cittadini che si trovano multati ingiustamente con l’inevitabile gravissima paralisi per mesi e mesi degli uffici della prefettura e dei giudici di pace».

Con la chiosa finale: «Chiediamo da una parte la moratoria delle multe e dall’altra l’immediato spegnimento delle telecamere per evitare che vengano comminate 5.000 multe al giorno senza assicurarsi che gli strumenti di rilevazione siano perfettamente funzionanti: non ci fidiamo di verifiche frettolose».

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