Ora Malpensa fa scuola: con le nuove professioni sbarcano 173mila assunti

Ci sarà il tecnico delle piste e delle rotte aeree, l’addetto al monitoraggio bagagli. Ma anche il gestore del catering, il responsabile della torre di controllo, il collaboratore alberghiero. Eccole le nuove professioni che presto sbarcheranno a Malpensa. Mestieri che finalmente si impareranno sui banchi di scuola, negli istituti tecnici della Lombardia, grazie a una convenzione appena siglata tra Sea - la società che gestisce lo scalo - e l’Ufficio scolastico regionale. «Conoscendo gli sbocchi professionali che li aspettano - spiega il direttore Giuseppe Colosio - i ragazzi saranno più motivati nell’affrontare e nel portare a termine il loro percorso di studi». Già sono un migliaio gli studenti che hanno scelto Malpensa come sede del loro stage e, a giudicare dai numeri, le possibilità di avere un contratto aumenteranno sempre di più. Contribuendo al rilancio dello scalo.
Uno studio del centro di ricerca Certet dell’università Bocconi, prevede assunzioni e profitti più che triplicati nel giro dei prossimi vent’anni. Da qui al 2030 si calcola che gli occupati grazie a Malpensa saranno 314mila, una cifra pari alla metà della popolazione della provincia di Varese. Tra assunzioni all’interno dello scalo e posti di lavoro nell’indotto (trasporti, noleggi, ristorazione, alberghi), gli studenti di oggi potranno diventare i tecnici di domani. Un esempio? L’hotel super lusso Sheraton, in costruzione di fronte allo scalo, ha già manifestato il suo interesse per reclutare personale da impiegare nei vari settori della struttura. E sarebbe un peccato se le scuole alberghiere della zona si facessero sfuggire un’occasione del genere. A Malpensa troveranno posto anche come dirigenti. Sì, perché anche i corsi e i master programmati con le università di Milano e Castellanza trattano di progettazione degli aerei e delle nuove misure di gestione della logistica e della sicurezza. Il direttore dell’ufficio regionale Colosio fa un passo oltre la convenzione appena siglata e propone di «creare un momento di formazione tecnica a livello terziario, pensare a una sperimentazione per una istruzione tecnica superiore fortemente radicata nell’attività produttiva».
In crescita non solo gli assunti, ma anche i passeggeri e le merci in transito. Tanto che tra cinque anni si calcolano 25 milioni di viaggiatori e tra vent’anni si arriverà a 50milioni. Numeri che lo stesso presidente di Sea, Giuseppe Bonomi, definisce «impressionanti» e che dimostrano come Malpensa sia destinata anche in futuro a essere uno degli «asset strategici più importanti per l’occupazione del territorio».
Insomma, la fase della ripresa è vicina anche se Bonomi ammette la difficoltà del periodo a causa dell’abbandono di Alitalia, della crisi economica e, come se non bastasse, dei disagi causati dall’eruzione del vulcano islandese. Lo scalo però sembra aver superato lo choc del de-hubbing di Alitalia e anzi, seppur con modalità di rotte differenti, ha già migliorato la sua performance, tornando ai numeri di una volta: oggi Malpensa conta 168 destinazioni con voli diretti, due in più rispetto a quando Alitalia era il vettore di riferimento.


«Malpensa - spiega il presidente di Sea - è l’unico aeroporto europeo medio grande cresciuto per numero di passeggeri, segnando un più 9 per cento nel traffico di persone e un più 39,3 per il cargo». Percentuali che fanno ben sperare per gli anni a venire perché l’aeroporto mira ad essere sempre più radicato nel territorio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica