Ora Mancini è un caso Roma col fiato sospeso

Mercato fermo per mancanza di liquidità E in più l’Inter gioca al ribasso per il brasiliano

Passa inesorabile il tempo e s’avvicina la data d’inizio del raduno mentre continua a scorrere imperterrito il fiume di parole legato al mercato della Roma. Che per un attimo appare vicina a Kewell (che invece giocherà col Galatasaray), sogna lo sbarco di Julio Baptista (ma anche in questo caso è già piombato il club turco, che ha moneta superiore a quella delle casse romaniste) e s’invaghisce di Pavlyucenko, centravanti dello Spartak Mosca che ha spopolato a Euro 2008. Ma il cartellino del russo costa 10 milioni di euro, cinque in meno della «bestia» Baptista, cifra sempre eccessiva per chi fa i «conti» di Trigoria.
Così ci si rende conto del fatto che anche l’estate di quest’anno rischia d’essere la fotocopia di quella di dodici mesi fa, quando arrivarono tutt’altro che grossi calibri alla corte di Luciano Spalletti. Che sarà pure un mago della panca ma, certo, non può sempre sopperire all’impossibilità d’arrivare a un Cristiano Ronaldo o a un Messi con i ragazzini della Primavera. Ed ecco, basta ascoltare le radio per rendersi conto che sulla questione la piazza è divisa, fra quelli convinti che con questa dirigenza la Roma non può fare il salto di qualità e chi romanticamente s’affida ancora ai Sensi, magari con la speranza che prima o poi qualche imprenditore affiancherà la famiglia del patron Franco nella gestione del sodalizio.
In compenso non mancano le news sul fronte-partenze: Stefano Okaka deve fare ancora esperienza e forse andrà al Bologna, mentre il portoghese Antunes ha pronte le valige destinazione Glasgow. E Mancini, il brasiliano triste di Belo Horizonte che sembrava dovesse sdoganarsi subito dopo la finale di coppa Italia? Beh, la vicenda è intricata e per il momento è ancora un tesserato della Roma. Perché l’Inter avrebbe pure l’accordo col ragazzo ma non è che straveda per lui e dunque gioca al ribasso. E qui va spiegato che casa-Roma dovrà presumibilmente un «grazie» a Mourinho, intenzionato a cominciare la stagione con tutti gli elementi della rosa, nessuno escluso. Ne deriva che il 16 luglio, d-day del raduno nerazzurro, Mancini dovrebbe ritrovarsi ad Appiano Gentile per accontentare il portoghese di ferro, la qual cosa significherebbe anche che Pradè e soci avrebbero fatto cassa necessaria per fare mercato.

E chissà, a quel punto potrebbe firmare perfino Pokrivac, centrocampista croato in forza al Monaco. Dicono sarebbe perfetto per gli schemi spallettiani. Con buona pace di chi sogna una punta tipo Huntelaar o Iaquinta sperando nel contempo che Totti ci ripensi e smetta di fare il centravanti.

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