Cronaca locale

Ora sul televisore puoi guardare tuo figlio a scuola

Grazie alla tv digitale, i genitori potranno controllare dall’apparecchio di casa le presenze e i voti dei figli. La sperimentazione all’Istituto trecnico Galvani di Niguarda

La scuola in casa. Sul televisore di famiglia. Con la possibilità per i genitori non solo di svolgere tutte le funzioni richieste per regolarizzare la frequenza dei figli, ma anche per controllarne le presenze, i voti che gli insegnanti assegnano nelle interrogazioni e nei compiti in classe. Tutto questo grazie ala tv digitale.
Si parte in via sperimentale in due scuole superiori, una a Milano, l’Istituto tecnico Galvani di Niguarda, un’altra a Genova. Una sperimentazione che coinvolge inizialmente ottantacinque famiglie e per la scuola che consentirà nel giro di qualche giorno di allargare all’intera comunità scolastica.
Il progetto è stato elaborato lo scorso anno sotto la guida della dirigente scolastica del Galvani Ave Ponzielli. Un’operazione che coinvolge alcuni docenti con particolare preparazione tecnologica e informatica e alcune aziende specializzate che hanno fornito gli strumenti tecnologici necessari. Si tratta in pratica di un sistema di comunicazione di tv digitale che consente un collegamento diretto con la scuola e che mette a disposizione tutte le informazioni che riguardano l’attività in generale e quella dei singoli allievi.
«Uno strumento di comunicazione formidabile - spiega la professoressa Ponzielli - un genitore tranquillamente seduto nella sua poltrona di casa può iscrivere il figlio, può ritirare un documento, può avere informazioni su tutto quanto viene programmato dalla scuola sia a livello di classe che di istituto. Ognuno poi, grazie a un codice di accesso personalizzato, può verificare i registri dei docenti per conoscere il programma svolto di volta in volta e i risultati delle prove di verifica dell’apprendimento».
Un’innovazione destinata a rivoluzionare l’organizzazione della scuola a tutti i livelli. A cominciare da quelli più banali: «Vi immaginate - osserva Ave Ponzielli - quanti quintali di carta si andranno a risparmiare ogni anno con questi sistemi? Come verrà semplificato il lavoro delle nostre segreterie? Questa credo sia la strada per modernizzare la scuola, la sua organizzazione, e perché no, soprattutto di questi tempi, creare risparmi incalcolabili».
Questo il programma iniziale del progetto che in prospettiva ha delle potenzialità ancora più importanti. «La tv digitale che abbiamo avviato - continua la professoressa Ponzielli - consentirà di colloquiare da casa a scuola tra allievo e docente. Se uno studente si ammala e è costretto a stare assente, volendo può ricevere spiegazioni, compiti, eseguirli e farseli correggere. In generale, poi, si potranno avviare intese anche con il territorio, per avere a disposizione tutte quelle informazioni che consentono di utilizzare al meglio i servizi disponibili. La scuola insomma può diventare non solo il luogo della cultura e dell’apprendimento, ma anche il punto di riferimento per poter partecipare alla vita civile».
Da qualche giorno Ave Ponzielli ha lasciato il Galvani, è andata in pensione. Lascia in eredità una scuola che comincia a camminare coi tempi.

I suoi insegnanti sono pronti a continuare nella stessa direzione.

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