Ordine, ecco i nomi dei nuovi consiglieri

È terminato ieri a Milano lo spoglio per il rinnovo delle cariche dell'Ordine dei Giornalisti con l'elezione dei componenti del Consiglio regionale della Lombardia e del Consiglio nazionale. Una maratona elettorale durata due settimane. Al primo turno infatti erano riusciti a raggiungere il quorum della «metà più uno dei votanti» soltanto due candidati: il vicepresidente uscente dell'Ordine della Lombardia, Stefano Gallizzi (recordman assoluto di preferenze con 517 voti) e Roberto Di Sanzo (487). Entrambi fanno parte del «Movimento Liberi Giornalisti» e si presentavano, insieme a «Nuova Informazione», con la lista «Un altro Ordine è possibile». Per decidere il resto degli eletti tutto rinviato allo scorso week end con un ballottaggio che ha portato a votare 1014 professionisti e 763 pubblicisti (circa un 20% in meno del primo turno). In lizza, oltre ai candidati di «Un altro Ordine è possibile», capitanati dal presidente uscente dell'Ordine della Lombardia, Letizia Gonzales, quelli della «Lista Civica Indipendente» di Franco Abruzzo e di «Diamo un Ordine al futuro» sostenuta da Stampa democratica e Quarto Potere. Il verdetto delle urne è risultato chiaro e netto con «Un altro Ordine è possibile» che al regionale ha ottenuto 8 consiglieri (Gonzales, Pirovano, Consani, Dossena, Mulassano, Gallizzi, Di Sanzo e Hoesch). Un solo seggio per la «Lista Civica Indipendente» (Abruzzo). A bocca asciutta il binomio Stampa democratica-Quarto Potere. Risultato fotocopia anche per il Consiglio nazionale con un «cappotto» finale di 29 consiglieri a favore di «Un altro Ordine è possibile» (record di preferenze per Beppe Spatola, con 392 voti), uno per la «Lista Civica Indipendente» e nessun eletto per «Diamo un Ordine al futuro», dove spicca la clamorosa bocciatura di Daniela Stigliano, segretario aggiunto della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (il sindacato dei giornalisti). Il prossimo passaggio sarà quello di assegnare gli incarichi istituzionali regionali e nazionali.


In Lombardia appare scontata una riconferma del binomio Gonzales-Gallizzi nei ruoli di presidente e vicepresidente per il prossimo triennio. Più articolata e fluida la situazione romana con il presidente uscente, il piemontese Lorenzo Del Boca, che punta ad un nuovo mandato.

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