Ordine della Regina: si mangia british ma con chef francese

La Regina su questo era stata chiara: il menù si può scrivere in francese perché una cortesia non si nega a nessuno, ma si mangia come al solito, il meglio che può offrire la tradizione anglosassone. Che non sarebbe un granché, almeno così penserebbe Chirac: «Non ci si può fidare di un popolo dalla cucina così cattiva». Ma Sarkò spezzando una lancia a favore della nuova amicizia anglo-francese, ha voluto dimostrare le sue buone intenzioni accettando di buon grado tutto ciò che gli è stato propinato nella cena offerta ieri a Windsor - il menù è rimasto segreto, - e al pranzo di oggi programmato allo stadio Emirates dell'Arsenal, teatro del vertice con il primo ministro Gordon Brown. E che si poteva aspettare, povero Sarkozy, se non un menù a base di salmone affumicato scozzese servito con filetti di baccalà e sfilacci di cetriolo in salsa di rafano? Forse anche soltanto pollo, insalatina e un caffè. I primi due non ci saranno e del terzo bisogna diffidare, ma ci saranno invece l'alternativa vegeteriana, terrina di porri con tartufi e carciofi e l'arrosto d'anatra Gressingham in salsa di gelsomino che si può evitare solo a patto di assaggiare le uova di quaglia con ravioli e funghi. Due concessioni.

Il vino sarà francese come lo chef, Raymond Blanc che sta a Oxford ormai da 30 anni, cosa che purtroppo non è affatto una garanzia. Che può volere di più dalla vita la coppia Bruni-Sarkozy? Che so, un digestivo italiano magari...

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