Roberto Zadik
Buio. Un po ovunque: diventa quasi difficile fare una cronaca del black out che ha colpito Milano ieri sera. Una lunga lista di zone, vie e viali dove per circa unora gli abitanti sono rimasti senza corrente elettrica.
Parlano di «disservizi» e «guasti», ma non di black out, come se pronunciare questa parola metta addosso un po di paura. Tutto sommato, il risultato rimane lo stesso: centinaia di cittadini senza luce, ingorghi stradali per il non funzionamento dei semafori, grossi problemi in ristoranti, locali e supermercati. Stare a sottilizzare sulle cause lascia un po il tempo che trova. Soprattutto se le si va a spiegare a chi, per esempio, è rimasto chiuso in ascensore per almeno mezzora. Anche se i cittadini iniziano un po a farci labitudine (è già la quinta volta in meno di dieci giorni), rimane pur sempre il disagio creato da una situazione del genere. Passeggiare per la città e vedere semafori, lampioni e insegne dei negozi spenti fa un certo effetto, soprattutto se si tratta delle sette di sera.
A guardarla da una cartina, la Milano del «disservizio» sembra un campo di battaglia. Colpito tutto il centro. Tra le prime a saltare via Tortona (zona Ticinese) e, a ovest, larea che va dalla Stazione di Cadorna a Pagano a parte del Sempione, lasciando senza corrente diversi civici di via XX Settembre, via Monti e via Mascheroni. La lista si infittisce a est, in zona XXII Marzo e porta Vigentina: dal Rolling Stone a viale Umbria, proseguendo per piazza Insubria, via Cirene, via Nicastro e via Sebino. Senza luce anche via Venini (allaltezza di Porta Venezia), via Tobagi (Barona), via Paisiello (zona Piola) e via Valtellina. Paralizzata una città che proprio in questi giorni ospita le sfilate di moda maschile. Salta il «Miss China in Italy», il concorso di bellezza organizzato al Rolling Stone. Gli organizzatori hanno annunciato alle decine di ragazze cinesi in attesa davanti allentrata della discoteca che la selezione e la premiazione avverranno, questa sera, nello stesso posto e alla stessa ora.
Corre ai ripari lazienda elettrica milanese. «Non parliamo di black out - spiega la società -, ma di guasti dovuti al caldo». Sembrerebbe che le elevate temperature raggiunte in questi giorni e il sovraccarico energetico abbiano fuso i cavi. «I disagi causati - ammette lAem - sono stati parecchi: trecento utenze in zona Mascheroni e almeno duecento in zona Cinque Giornate, tuttavia i cavi sono sottoposti a temperature troppo elevate per poter reggere». Si raggiungono i 70-80 gradi. I guasti sono scattati tutti tra le 18 e le 20, nel momento in cui è entrato in funzione il sistema di illuminazione notturna. «Il caldo ha mandato in tilt le cabine troppo esposte o sovraccaricate», conclude lazienda. Arrivano le prime polemiche.
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