Eleonora Barbieri
da Milano
Gli spaghetti alla bottarga migliori della Sardegna si gustano a Porto Foxi, a pochi chilometri da Sarroch, nella parte occidentale del Golfo di Cagliari. Per una grigliata mista di pesce, invece ci si può spostare nel Fluminese, a Buggerru, oppure sul versante orientale, a Cala Gonone, nel Golfo di Orosei.
Basta dare unocchiata alla carta stradale e la vacanza è organizzata: le spiagge più belle dellisola, i siti storici, i luoghi tipici della cultura e della gastronomia sarde, i percorsi alternativi per una giornata non solo di mare. Tutto in una piantina: non un semplice schema di come si incrocino strade e autostrade ma, appunto, una mappa del territorio nella sua globalità, dalla cucina al fiume, dal parco naturale allapprodo più vicino. Una cartina stradale che è, allo stesso tempo, anche una guida, per turisti che amino conoscere in profondità un luogo, senza però cimentarsi in calcoli da esploratore settecentesco: è quanto propone la nuova iniziativa de Il Giornale, con l«Atlante turistico», in edicola da domani a 3,90 euro (più il prezzo del quotidiano), cui si accompagna la «Carta stradale enogastronomica e turistica». In tutto, sedici uscite, il lunedì e il giovedì, a partire dalla Sardegna, lisola delle vacanze per eccellenza, del mare cristallino e delle spiagge lunghissime e selvagge, della Valle dei nuraghi e degli scavi di Tharros, eredità dei Fenici che, nellVIII secolo avanti Cristo, scelsero questa località sulla punta del Golfo di Oristano come scalo portuale, a due passi da San Giovanni di Sinis e dalla sua chiesa del 500 dopo Cristo.
L«Atlante» contiene una riproduzione dettagliata di strade e località, in scala molto ampia, arricchita da indicazioni su città, luoghi di interesse, riserve naturali, scali per lapprodo, spiagge e bellezze artistiche. In aggiunta, le mappe di dodici città, da Olbia a Porto Cervo, da Alghero a Sassari, passando per Oristano, Cagliari, Quartu SantElena. La «Carta stradale» è, appunto, una guida «doppia»: da un lato una mappa delle bellezze turistiche della regione, dallaltro una descrizione minuziosa delle sue delizie culinarie, gastronomiche ed enologiche, accompagnando ogni luogo, ogni chilometro, con le preziose specialità dellisola: il salame de Tergu, i carciofi, i torroni di mandorle, i «macarrones de urta», le ostriche, le zuppe, innaffiati di vino locale.
Il viaggio comincia dalla spiaggia della Pelosa, che si affaccia sullIsola Piana e sul Parco nazionale dellAsinara e prosegue lungo la Cala Corsara e la Cala Francese, alla Maddalena, la famosissima «Spiaggia rosa», la Cala Liscia Ruja, in Costa Smeralda, circumnavigando lisola di costa in costa, sostando nelle località più suggestive: la lunare Cala Mariolu, la minuscola Isola dellOgliastra, la spiaggia di Punta Molentis, nella riserva naturale marina di Capo Carbonara, la Torre di Chia e i paradisi di Spiaggia Bobba e «La Caletta», ingioiellate nella parte meridionale dellIsola di San Pietro, vero eremo per gli amanti della regione.
E, per non dimenticare le bellezze artistiche e culturali che la Sardegna offre ai suoi visitatori, i percorsi ideali passano innanzitutto da Monte dAccoddi, fra Sassari e Porto Torres, per ammirare un maestoso altare megalitico risalente allEtà del Rame, datato fra il 2450 e il 1850 avanti Cristo, enorme ammasso di pietra e terra sovrastato, in cima, da una pietra sacrificale e due pietre sacre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.