"Essere Robert Galbraith è puro piacere per me" ha detto una volta J.K. Rowling. Un piacere accompagnato dal solito successo. Infatti la regina mondiale dei bestseller non è più amata solamente (si fa per dire) grazie a Harry Potter e alle infinite declinazioni della saga, dai film al merchandising, dal teatro alla serie tv, attesissima, su Hbo: ormai anche la serie "gialla" dedicata all'investigatore privato Cormoran Strike, iniziata nel 2013 con lo pseudonimo di Robert Galbraith (omaggio a un sogno infantile di chiamarsi, chissà perché, Ella Galbraith) ha un suo pubblico di fedelissimi, che segue le vicende di questo ex militare, reduce dall'Afghanistan, di cui lui serba memoria quotidiana a causa di una protesi alla gamba, e della sua socia, la bellissima Robin Ellacot.
A J.K. piace soddisfare questi lettori affezionati: "Non ho intenzione di smettere a breve... Finché avrò delle trame, andrò avanti" ha promesso, e per ora siamo all'ottavo romanzo di Robert Galbraith, che arriva in libreria oggi, come sempre edito da Salani: L'uomo marchiato (pagg. 1090, euro 26,90). Le vicende di Cormoran e Robin (sarà un riferimento a Batman, l'uomo pipistrello, mentre il nostro è un cormorano?) sono sempre più nere e intricate, in una escalation che ricorda quella di Harry Potter, come se l'oscurità avvolgesse sempre più i protagonisti e il loro mondo. Questa volta la loro indagine riguarda un corpo ritrovato in un negozio di argenteria: la polizia gli ha già attribuito un nome, ma c'è chi ritiene non sia quello corretto; per esempio, Decima Mullins, la loro nuova cliente, il cui fidanzato è sparito misteriosamente proprio nei giorni dell'omicidio. E c'è di più, perché in quella gioielleria si vende una argenteria molto particolare, destinata alla massoneria...
Nel frattempo, Cormoran prova qualcosa, anzi
molto, per Robin, che però è fidanzata con un poliziotto: i due risolveranno prima il "loro" caso o quello della cliente? La trama c'è tutta, perciò non resta che farsi stregare, ancora una volta, dalla maga della letteratura.