Orrore a Cosenza, anziani coniugi massacrati a colpi d'accetta

La coppia è stata trovata nel letto dal figlio, insospettito per il silenzio dei genitori. I carabinieri hanno ritrovato anche l'arma del delitto: un'ascia. Ascoltata la badante romena per avere informazioni, ma i carabinieri assicurano: "Non è sospettata"

Orrore a Cosenza, anziani coniugi massacrati a colpi d'accetta

Cosenza - Massacrati a colpi d'accetta nel loro letto. Li ha trovato così il figlio Paolo, ieri sera, nella casa del centro storico di Mendicino. Due anziani coniugi, Ennio Greco, di 74 anni, e Maria Reda, 72 anni, non davano notizie da qualche giorno, il resto della famiglia si è insospettito e ha scoperto la tragedia. Nell’appartamento il figlio dei Greco, che abita a Marano Principato e fa l'imbianchino, è entrato con un duplicato delle chiavi della porta d’ingresso. In camera ha scoperto i due cadaveri. Sulla testa della donna è stata trovata l’ascia utilizzata per il duplice delitto. L’omicidio dei due anziani coniugi, secondo quanto emerso dai primi accertamenti del medico legale, risalirebbe alla notte tra lunedì e martedì. I carabinieri per tutta la notte hanno interrogato i familiari delle due vittime e i vicini di casa per ricostruire i loro ultimi spostamenti. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore della repubblica di Cosenza Giuseppe Visconti.

Le indagini I due anziani erano accuditi da una badante romena che è scomparsa. La donna, che non è destinataria di nessun provvedimento, è stata rintracciata e sentita dai carabinieri, che confermano: "Non è indagata". Nell’abitazione sono stati compiuti accertamenti anche per verificare se sono scomparsi oggetti oppure denaro. L’ipotesi investigativa più accreditata sembra essere quella che i due coniugi sono stati uccisi mentre stavano ancora dormendo. Da una prima ricostruzione dell’accaduto emergerebbe che è stato ucciso per primo Ennio Greco e, a distanza di pochi secondi, poi Maria Reda. Sul movente del delitto, invece, i carabinieri stanno intensificando l’attività investigativa. La porta non è stata forzata e quindi la coppia avrebbe aperto al proprio omicida. Dalle prime indiscrezioni i Greco non sarebbero stati uccisi a scopo di rapina. Nella casa della coppia è tutto in ordine e non ci sono tracce che qualcuno abbia rovistato nei cassetti dei mobili o negli armadi. I coniugi vivevano in condizioni economiche modeste. L’ uomo era un ex falegname, mentre la moglie era una pensionata. Gli altri due figli della coppia stanno tornando dalla Francia, dove vivono.

La palazzina nel centro storico Paolo, il figlio dei coniugi Ennio Greco e Maria Reda, uccisi a Mendicino, per due volte si è recato a casa dei genitori nella giornata di ieri. L’ uomo, infatti, non avendo notizie dei suoi dalla mattina, è andato a trovarli verso le 18,30-19. Poi, non avendo risposta, se ne è andato e, secondo quanto hanno riferito alcuni vicini dei coniugi è tornato verso le 22.30, facendo la scoperta dei corpi. I coniugi Greco vivevano in una palazzina a tre piani, occupando l’ ultimo piano. Gli altri due erano stati messi in affitto e, secondo quanto riferito dai vicini, avevano intenzione di fare altrettanto anche con il terzo. La loro volontà, infatti, sarebbe stata quella di andare a vivere a casa del figlio Paolo che abita a Marano Principato. La palazzina è un edificio ben tenuto dipinto di grigio e con le persiane verdi. Al terzo piano c’è una terrazza che corre per tutto lo stabile. Nell’ edificio c’ è una porta che da su via Costa, ma i coniugi Greco per entrare nel loro appartamento percorrevano un vialetto alberato posto a fianco dell’ edificio e chiuso da un cancello, dal quale si accede sul retro. In passato il piano terra della palazzina ospitava una pizzeria che Greco, in precedenza falegname, aveva aperto con i figli. L'attività, poi, era stata chiusa quando i figli decisero di trasferirsi in Francia.

Adesso la villetta è sigillata con i nastri bianchi e rossi dei carabinieri. La porta è stata aperta solo per un attimo dai militari della Caserma di Mendicino che sono usciti poco dopo con la posta ricevuta negli ultimi giorni dagli anziani coniugi.

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