Oscar Niemeyer, il maggior architetto brasiliano del secolo XX, ha celebrato oggi il suo 104° compleanno assicurando alla stampa che conserva ancora «un entusiasmo quasi giovanile», tanto che «sto progettando una biblioteca in Algeria e non mi mancano le idee, come quella di realizzare un moderno stadio di calcio».
Il realizzatore di Brasilia, la capitale del Paese che è stata riconosciuta come patrimonio architettonico dell'umanità dall'Onu, ha ricevuto i giornalisti nel suo studio davanti alla spiaggia di Copacabana. E dato loro appuntamento per questa sera, per il lancio di un numero speciale della sua rivista «Nosso CaminhO» («La nostra strada»), con la data del suo anniversario, e dedicata particolarmente al «padre della Bossa Nova» e suo grande amico, l'estinto Vinicius de Moraes. Niemeyer può camminare solo con l'aiuto di un badante o in sedia a rotelle e la sua vista è particolarmente debole. Nonostante ciò alla domanda sulle sue sfide per il futuro ha risposto senza vacillare: «Mantenermi lucido e preservare la mia intuizione creativa».
Ma non tutto è stato festa per lui. In Spagna, come riportano i media, nonostante lui sia intervenuto mesi fa con una lettera chiedendo che non si arrivasse a tanto, il nuovo governo ha chiuso oggi il «Centro Niemeyer» situato nel piccolo municipio di Aviles, l'unica sua opera architettonica nel Paese, inaugurata il 25 marzo del 2011 con un concerto di jazz del regista Woody Allen. Per l'occasione centinaia di persone si sono radunate davanti al centro culturale, e registrato un filmato in cui, come ultimo appello per evitare la misura, cantano gli auguri, in portoghese, spagnolo ed inglese, per il suo nuovo compleanno.
Niemeyer, nato a Rio de Janeiro nel 1907 e autore di oltre 600 progetti architettonici in tutto il mondo, Italia compresa, pur se, ricordano i media, ripete spesso che «avere oltre 100 anni è una merda», si occupa, tra l'altro, anche di rinnovare ed adattare un'altra sua opera famosa, il Sambodromo della città, per i Giochi Olimpici del 2016.
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