Ospedali senza infermieri Pronti 3500 studenti ma nei corsi non c’è posto

A Milano mancano 2.500 infermieri. Gli aspiranti, fra Bicocca e Statale, sono 2.429. Perfetto? Affatto, perché tanti studenti presentano richiesta, ma i posti sono pochi: appena 1.155. È il quadro che emerge dai dati sugli aspiranti alle professioni sanitarie delle Università lombarde.
Quest’anno i corsi di laurea triennali hanno registrato un vero boom di partecipanti ai test d’ingresso: 3.500 domande rispetto ai soli 1.810 posti offerti in tutta la Regione. Un dato che ha mandato su tutte le furie il presidente Ipasvi (collegio degli infermieri) Giovanni Muttillo: «Quella degli infermieri è un’emergenza programmata - tuona -. Negli ospedali della Lombardia mancano 7mila infermieri, i nuovi diplomati non andranno neppure a coprire il turn over». Quest’anno i pensionamenti in tutta la regione ammonterà a 2.500 infermieri. Eppure l’andamento positivo, delle domande per le professioni sanitarie, che a livello nazionale è stato registrato intorno al 20 per cento, aveva lasciato ben sperare che le università aumentassero i posti. «Ci avevano promesso che avrebbero allargato le quote di un 10-20 per cento - dice ancora Muttillo - invece non è stato fatto nulla». Negli ospedali ormai la carenza di personale infermieristico è cronica. «Ogni giorno ricevo segnalazioni di colleghi ai quali vengono bloccate le ferie o che sono costretti a saltare il turno di riposo perché manca il personale in corsia - racconta Muttillo -.

Lavorare in queste condizioni è impossibile. Un vero peccato: la sanità è uno dei fiori all’occhiello della Lombardia, eppure il servizio infermieristico continua a peggiorare. Saremo costretti a organizzare forme di protesta».

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