Ostia Antica C’è Battiato che canta i suoi «fiori»

Grazie dei fiori (2). La passione per le cover è arrivata al terzo capitolo, e Franco Battiato presenta le sue nuove interpretazioni stasera a Ostia Antica. Il suggestivo scenario del Teatro Romano accoglierà il tour del musicista siciliano, che ha recentemente pubblicato il terzo episodio di «Fleurs». Curiosamente, si intitola «Fleurs 2» ed esce dopo il primo e il terzo. Chissà che Battiato non si sia ispirato al suo corregionale Nino Frassica, che pubblicò a metà degli anni ’80 «Il libro di Sani Gesualdi», esilarante biografia del personaggio inventato per «Quelli della notte», e subito dopo «Il terzesimo libro di Sani Gesualdi». Lo stesso Frassica che con la banda-Arbore cantò «Grazie dei fiori bis». Divagazioni surreal-letterarie e inquietanti coincidenze a parte, in concerto Battiato proporrà il meglio del suo repertorio, accompagnato anche in questa tournée dalla sua più rodata formazione, quella «cameristica». Con lui, infatti, saranno sul palco Carlo Guaitoli al pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere, Davide Ferrario alle chitarre e il Nuovo Quartetto Italiano, formato da Alessandro Simoncini (primo violino), Luigi Mazza (secondo violino), Demetrio Comuzzi (viola) e Luca Simoncini (violoncello). Non mancherà, naturalmente, l’autore-filosofo Manlio Sgalambro, ormai abituato alle escursioni sul palco con Battiato. Il terzo e presumibilmente ultimo capitolo della trilogia «Fleurs» raccoglie dieci cover, un inedito e un semi-inedito: «Tutto l’universo obbedisce all’amore» è il brano originale, cantato in duetto con Carmen Consoli; il semi-inedito s’intitola «L’addio» e originariamente era stato affidato alla voce di Giuni Russo. Oltre a quello con la «cantantessa», l’album propone altri duetti di grande interesse: c’è Antony, che sarà all’Auditorium il 28 luglio e che con la sua voce eterea arricchisce «Del suo veloce volo», adattamento in italiano di una sua canzone; c’è poi la cantante jazz Anne Ducros che duetta con Battiato sul classico di Otis Redding «Sitting on the dock of the bay».

Ancora, le cover di «E più ti amo» di Gino Paoli e «Bridge over troubled water», capolavoro di Simon & Garfunkel, senza dimenticare l’eccellente «Era d’estate», incisa originariamente da Sergio Endrigo e composta a quattro mani con Sergio Bardotti. I concerti estivi seguono il fortunato tour invernale, che è stato seguito da più di cinquantamila spettatori.

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