Roma

Ostia Piazza Gasparri come Scampia: contro i carabinieri

VIOLENZA I militari aggrediti da una ventina di persone per aver fermato due fuggitivi

Fuggono all'alt, vengono presi ma la folla si scaglia contro i carabinieri. Calci e pugni per liberare i delinquenti, fra cui un ex calciatore straniero della Pescatori Ostia. Piazza Gasparri come Scampia? Una situazione esplosiva, risolta con l'intervento di cinquanta carabinieri, due elicotteri e una quindicina di mezzi. È accaduto ieri mattina fra i lotti popolari del Lido di Ponente. Tre persone arrestate, due delle quali “uscite” dai domiciliari due giorni prima. In manette un argentino e un polacco, autori lo scorso aprile di una rapina da 100mila euro a una gioielleria di Firenze, rimessi in libertà dopo appena 4 mesi ma con l’obbligo di dimora nel comune di residenza, il primo, L. C. D., 19 anni, a Fiumicino, l’altro, M. S., 20 anni, l’anno passato compagno di squadra di Marco Del Vecchio, a Roma. Invece la coppia di balordi scorrazza tranquillamente sul lungomare Toscanelli in sella a un Yamaha T-Max, senza patente e senza assicurazione. Al tentativo dei militari di controllare i documenti, la coppia di rapinatori risponde lanciandosi a folle velocità per le strade della cittadina, tutte contromano. Via del Sommergibile, via Antonio Forni, via Mario Ruta. Qui s’infilano in un garage delle case comunali. Quando la “gazzella” li raggiunge, dopo aver setacciato i sotterranei, c’è solo lo scooter, abbandonato in un angolo. I due sono nascosti sotto un’auto. I militari, alla fine, li scoprono e li bloccano. Dal buio spunta un loro amico, G. M., 41 anni, che tenta il tutto e per tutto per liberarli. Prima insulti e spintoni, poi botte da orbi contro i militari. Anche lui, alla fine, viene ammanettato.
A quel punto arriva la moglie dell’italiano. «Ha fatto il diavolo a quattro pur di far rilasciare il marito - racconta il colonnello dei carabinieri Giuseppe La Gala, comandante del gruppo Ostia -. Si è messa a urlare e a chiedere aiuto e in poco tempo si è radunata gente attorno al radiomobile con gli arrestati a bordo. Quando, poi, per evitare il peggio, i nostri hanno cercato di allontanarsi a sirene spiegate, lei si è stesa a terra davanti al cancello dell’autorimessa, impedendo l’uscita del mezzo». La tensione è al massimo: i militari chiedono ausilio alla sala operativa mentre una ventina di persone fa quadrato cercando di aprire le portiere dell’auto. Il drammatico Sos viene raccolto da tutte le caserme del territorio: Ostia, Acilia, Ostia Antica, Vitinia, Fiumicino, Casalpalocco. Da Pratica di Mare decollano gli elicotteri. Uno spiegamento di uomini senza precedenti. I rinforzi arrivano e solo per miracolo non ci scappa il morto. I tre sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, l’argentino inoltre dovrà rispondere al Tribunale di sorveglianza di evasione. Un anno fa è un appuntato dei carabinieri, Roberto D.C., 45 anni, a fronteggiare i residenti inferociti ai lotti popolari di via della Paranzella. La sua “colpa”? Voler arrestare un tunisino strafatto di crack che lo aveva gravemente ferito al volto con una bottiglia rotta. «La gente urlava all’extracomunitario: ammazzalo!» spiegherà il militare nella sua relazione di servizio. Lo scorso giugno ad Acilia gli occupanti delle case Iacp si sono scagliati contro le forze dell’ordine intervenute per sedare una lite familiare.


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