Otto italiani su dieci promuovono il premier e la Protezione civile

RomaAvanti così. Quarantaquattro ore filate senza chiudere occhio, maniche del maglione rimboccate, elmetto in testa tra le macerie abruzzesi, breefing estenuanti e occhiaie ostentate davanti a telecamere e taccuini. Il premier e molti ministri sono al fronte, in prima fila, a gestire la ricostruzione di mezza regione devastata dal sisma. Un attivismo mai visto prima che strappa l’applauso degli italiani senza distinzione di età, sesso, area di residenza, credo politico.
Un sondaggio dell’Ipr Marketing rivela infatti che per tre italiani su quattro «l’esecutivo sta facendo bene». Il terremoto pare avere sbriciolato pure il pregiudizio ideologico, tanto che alla domanda se «il governo sta operando bene o male», ben il 74 per cento ha risposto «bene» e addirittura più di sei italiani su dieci che alle urne hanno votato Pd o Italia dei valori promuovono il lavoro di Berlusconi e della sua squadra. Pochissimi bocciano l’esecutivo: un misero sei per cento del totale, soltanto il 2 per cento dei supporter dell’opposizione. Insomma, al di là delle beghe di partito, i cittadini riconoscono che l’attivismo del Cavaliere in queste ore è encomiabile e più che ben accetto.
Approvazione ed elogi anche per la Protezione civile. Il giudizio sui dipartimenti dello Stato questa volta è quasi bulgaro: sta operando bene per l’87 per cento degli intervistati. Gli italiani di sinistra sono praticamente unanimi: più di nove su dieci (93 per cento) danno la lode a Bertolaso e ai suoi uomini. E neppure l’iperattivismo di Berlusconi, che ha passato le ultime ore tra i calcinacci dell’Aquila con la conseguente sovraesposizione mediatica, ha irritato gli italiani, anzi. «Ha fatto bene a recarsi di continuo nei luoghi devastati dal terremoto» per l’83 per cento degli intervistati, solo 9 su cento arricciano il naso, e persino la stragrande maggioranza dei tifosi di Franceschini & Di Pietro applaude: per il 72 per cento di questi il Cavaliere fa bene a essere presente «al fronte».
Decisamente più sfumati i giudizi relativi alle eventuali responsabilità del dramma abruzzese. La stragrande maggioranza degli italiani (51 per cento) ritiene che la colpa «sia di tutti i governi, presente e passati, che non hanno sviluppato piani di messa in sicurezza degli edifici nei territori maggiormente esposti al rischio terremoto». Quasi tre italiani su dieci (26 per cento), invece, puntano il dito contro «le amministrazioni locali che non hanno verificato la sicurezza degli edifici», mentre per il 18 per cento «la responsabilità non è di nessuno, visto che s’è trattato di un forte terremoto».
E se la fotografia scattata dall’Ipr Marketing mostra un Paese unito, capace di gettarsi dietro le spalle le polemiche politiche, anche gli osservatori stranieri registrano il gran lavoro di Berlusconi e dei ministri. La stampa estera, mai troppo tenera con il Cavaliere, questa volta si toglie il cappello. L’Economist giudica le mosse del premier italiano vigorous and sure footed: energiche e convincenti. La Cnn ammette che «Berlusconi è stato elogiato e accolto da applausi in qualche occasione. È parso molto stanco ma dà il meglio di sé in queste occasioni».

E pure la Frankfurter Allgemeine Zeitung riconosce che «Berlusconi è molto intraprendente. Lui e i suoi ministri sono a L’Aquila tutti i giorni per sovrintendere la situazione e rendersi conto di persona delle necessità. Berlusconi ha pure detto che nessuno verrà lasciato solo».

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