Otto mesi di «lavori» senza prendere una decisione

Otto mesi di «lavori»  senza prendere una decisione

(...) semplificazione dei bandi, razionalizzazione delle società regionali e la definizione delle Unioni dei Comuni che sono solo alcune delle «pratiche» che il consiglio avrebbe dovuto affrontare in questi mesi, non hanno mai ottenuto un riscontro in aula.
Ieri l’ennesimo esempio del consiglio che si riunisce per raccogliere dichiarazioni d’intenti e poco altro. Ascolta risposte incoludenti della giunta e viene interrotto come ogni settimana per affrontare temi fuori sacco in base alla manifestazione di turno. Altro che assemblea legislativa, qui i consiglieri non scrivono né votano leggi.
Così mentre ad assistere ai lavori c’erano cacciatori, lavoratori della Stoppani e occupati della Rai il presidente del consiglio regionale Rosario Monteleone ha sospeso i lavori per circa un’ora per permettere ai capigruppo di discutere sul taglio della terza edizione del telegiornale regionale della Rai con un’unica modifica ad una legge votata: quella per la caccia, argomento tra i più gettonati dallo scorso maggio. E con i problemi strutturali da affrontare anche riguardo al mondo del lavoro, il maggior tempo dedicato dai consiglieri ieri è stato per difendere la Rai regionale dalla soppressione della terza edizione del telegiornale della Liguria con sospensione della seduta, ordine del giorno poi approvato dal consiglio e richiesta di un passaggio anche in commissione per comprendere meglio i termini del piano industriale della televisione di Stato.
Quasi un’ora di tempo per poi tornare su argomenti trattati in maniera marginale. Come la vicenda del declassamento aeroportuale di Genova da parte dell’Enac. Il gruppo della Lista Biasotti da un paio di mesi chiedeva conto alla Regione sulla posizione assunta dalla giunta rispetto alla «retrocessione» dello scalo genovese, ieri sembrava che la giunta continuasse a non fornire risposte.

Così il consigliere Lorenzo Pellerano ha minacciato di chiedere una seduta monotematica sulla vicenda del Cristoforo Colombo e solo a quel punto Burlando ha deciso di rispondere: «Aspettavamo che ci spiegassero come la Regione si era impegnata per affrontare una vicenda che vede penalizzato l’unico scalo ligure di rilievo - racconta Pellerano -. Ma ancora una volta le risposte sono state evasive e non concentrate sull’argomento».

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