Cronaca locale

Pace fatta tra Albertini e Letizia: «Sintonia sul piano parcheggi»

Al ministro che chiedeva lo stop, il sindaco aveva replicato: «Non farò io una cosa sbagliata»

A fine giornata, affidano ad un comunicato congiunto la parola fine al sogno, già sfumato, di chi vorrebbe vederli uno contro l’altra. «Sintonia sul piano parcheggi», dichiarano insieme il sindaco Gabriele Albertini e la candidata Cdl Letizia Moratti. «Abbiamo affrontato già da tempo la questione insieme - spiegano - e insieme abbiamo convenuto che la realizzazione di nuovi posti auto è una risposta concreta ai bisogni della città, che va realizzata nel pieno rispetto dei vincoli ambientali, come fatto fino ad oggi». La valutazione dei progetti e una loro eventuale modifica, puntualizzano, «avverrà caso per caso, tenendo conto delle esigenze generali e anche di quelle manifestate da alcuni residenti, compatibilmente con i contratti in essere e la legittimità degli atti amministrativi». Fine delle polemiche. Nate dopo che a Telelombardia, Letizia Moratti aveva riferito di aver chiesto al sindaco il blocco delle nuove nomine negli enti comunali e del piano parcheggi («credo che sia necessario un esame molto approfondito dei piani strategici, aspetto con fiducia la risposta di Albertini», ha affermato in tv martedì sera).
«I 64mila posti auto sotterranei sono un bisogno ineludibile della città - ha replicato ieri mattina il sindaco -, e se si vorranno cancellare lo si potrà fare, ma di certo non sarà questa amministrazione a fare una cosa sbagliata. Sui parcheggi va spiegato a chiunque voglia fare il sindaco che ci sono disposizioni di legge e riferimenti concreti a patti e contratti per i quali i privati promotori di azioni pubbliche vantano diritti che non possono essere disattesi». Sulla realizzazione dei box sotterranei Albertini ha ricordato che «ci sono stati molti ricorsi nel tempo da parte di comitati di residenti e associazioni ambientaliste, tutti bocciati dal tar». «Mi viene in mente un paragone curioso - ha poi detto Albertini riferendosi alle parole di Letizia Moratti -: se io fossi candidato ministro dell’Istruzione e frequentassi i Cobas della scuola o mi introducessi in un corteo di studenti o ascoltassi solo i comitati dei genitori sobillati dalla Cgil, dovrei tornare dal ministro e dirle di cancellare la sua riforma, perché per pensare alle prossime elezioni forse bisogna dimenticare il bene delle prossime generazioni. E invece io so che la riforma Moratti della scuola è una riforma seria e appropriata e soprattutto fatta pensando al futuro». Anche sulla questione delle nomine nelle municipalizzate, Albertini ha ribadito che la posizione della Moratti «era già stata condivisa. Avevo fatto pervenire attraverso il mio capo di gabinetto al responsabile dello staff del candidato sindaco una circostanziata relazione con la quale spiegavo che era assolutamente condivisibile l’orientamento di prorogare le funzioni degli attuali amministratori per lasciare inalterata la situazione nelle mani del futuro sindaco». In serata, si ricompone l’idillio.

E il suggello arriva da una dichiarazione di Albertini: «Letizia Moratti? Sarà il miglior sindaco di Milano dal dopoguerra, me compreso».

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