Pacs, la parabola del figliol prodigo per i moderati dell’Unione

Il cardinale Alfonso Lopez Truijillo, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, annuncia la linea dura della Santa Sede: «scomunica» per chi pratica l’aborto, ma anche per chi fa sperimentazioni sulle cellule embrionali. E pure in questo caso la scomunica colpisce «la donna, i medici e i ricercatori». Niente comunione, poi, per i politici cattolici che approvino leggi contrarie alla vita. Tra le proteste rileviamo quella della senatrice Paola Binetti del Movimento per la vita. Per Binetti «il cardinale ha sbagliato i toni. Per la chiesa questo è un boomerang». Poi continuando, in perfetto stile cattolico progressista afferma: «Nel Vangelo il figliol prodigo ha peccato ma viene raccolto in casa dal padre e non cacciato. La scomunica - conclude - è una sorta di sanzione disciplinare per i credenti, mi sarei aspettata, invece, che l’accento venisse posto più su misure di accoglienza».

Noi riteniamo che la senatrice sia in buona fede, pertanto, a lei è applicabile la parabola del figliol prodigo perché abbandoni certi colleghi che fan di tutto per portare l’Italia verso il baratro dei Pacs, della legalizzazione della droga, dell’eutanasia, dell’aborto, e che fanno di ogni trasgressione un diritto.
presidente di Famiglia & Civiltà
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