A Padova l’Istituto oncologico si rinnova a favore dei malati

Si chiama «umanizzazione». In realtà si tratta di un processo che mira a rendere gli spazi ospedalieri più gradevoli, più accoglienti. Chi vi entra deve subito trovarsi a sua agio, senza paure e senza traumi. Quindi colori più vivaci, arredamenti più moderni, percorsi semplificati e in generale un clima più disteso per pazienti, accompagnatori e personale medico. Questo progetto viene attuato in molte città italiane da medici, architetti, pittori e designer, con il determinante contributo di Amgen, azienda leader nell’area delle biotecnologie mediche. Il più recente intervento di «umanizzazione» ha riguardato l’area di accoglienza e di attesa (170 metri quadrati) dell’Istituto Oncologico Veneto, che ha sede a Padova, rinnovata sotto la direzione dell’architetto Spinelli. Parallelamente all’intervento è stata condotta una ricerca su un campione di 200 persone (in prevalenza pazienti) per valutare se le innovazioni apportate avessero davvero migliorato la qualità di quella importante struttura ospedaliera. Le risposte sono state in grandissima parte positive. Sono piaciuti in particolare, i colori scelti. Per 75 interrogati su cento questi «miglioramenti» mettono i malati al centro del sistema. L’umanizzazione dell’Istituto Oncologico Veneto può rendere più gradevole il percorso terapeutico .

Amgen ha già programmato, per il 2007, altri interventi: dopo le Molinette a Torino e il San Raffaele a Milano, saranno interessati a Roma, il Policlinico Umberto I e l’ospedale Sant’Eugenio; a Milano l’ospedale San Carlo, a Palermo il Policlinico universitario; a Monza l’ospedale San Gerardo; a Cosenza l’ospedale Civico e a Sassari l’ospedale della Annunziata. L’investimento complessivo supererà i due milioni di euro.

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