Il padre «La riporterò nel suo Friuli»

«Riporto Eluana in Friuli, casa sua»: lo dice Beppino Englaro, padre di Eluana in un’intervista pubblicata dal «Messaggero Veneto» di Udine. «È questa terra che mi ha dato la forza di andare avanti», aggiunge Beppino Englaro spiegando che «la nostra Carnia è il sogno alla fine dell’incubo ed Eluana riposerà accanto a suo nonno. Per cui non esistono altre intenzioni, né mi è mai passato per la testa di trattare con altre Regioni fuori dalla mia terra». Sin dalla decisione della Cassazione il neurologo di Eluana aveva parlato dell’ipotesi che la vita della giovane in stato vegetativo permanente da quasi 17 anni potesse spegnersi in un hospital di Udine. «Il desiderio che mi spinge in Friuli - spiega Beppino Englaro - è un desiderio profondo: è quello di abbracciare i miei cari, per noi è un sogno aver trovato gente così». «L’umanità che ho sentito nella mia terra - aggiunge - è stata il massimo per me. In questa tragedia mi fa ritrovare sentimenti di affetto e vivere tutto questo in una dimensione più umana possibile perché c’è la possibilità di esaudire il desiderio di questa creatura nella maniera più umana possibile. Ma questo fatto molti non lo hanno capito e sento dire cose terribili».


Per Beppino Englaro, nella vicenda di Eluana «la parola chiave è questa: nessuno può avere il potere di costringere gli altri a vivere senza limiti. E nessuno può decidere né al posto né per gli altri, ma con gli altri. Adesso - conclude - Eluana potrà farlo».

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