Milano Adesso chi darà le multe ad Arconate? Fino a ieri nel paese - seimilacinquecento anime nella campagna che va verso il Ticino - a vegliare su divieti di sosta e limiti di velocità c'era una squadretta di tre vigili urbani, guidati dal comandante Pierangelo Valorio. Da ieri mattina, l'ufficio della polizia locale è desoltamante vuoto. Valorio e tutto il suo staff sono finiti in carcere con l'accusa di falso e peculato, per essersi messi in tasca i soldi delle contravvenzioni.
Secondo le indagini coordinate dal pm milanese Ferdinando Esposito, scaturite dalla denuncia di un cittadino, i «ghisa» di Arconate si appropriavano di una robusta parte delle somme raccolte, facendo figurare sui verbali infrazioni meno gravi di quelle effettivamente contestate. Ad automobilisti e motociclisti, infatti, veniva ritirata la patente che veniva loro restituita solo dopo il pagamento in contanti della multa negli uffici della polizia locale, dove il verbale veniva poi truccato facendovi figurare una somma minore. In alcuni casi, ai conducenti dei veicoli veniva offerto, in cambio del pagamento in contanti, di chiudere un occhio sul ritiro della patente o la decurtazione dei punti.
Valorio era stato nominato comandante dei vigili nel 2009 da parte della giunta comunale, guidata da un sindaco assai noto: si tratta di Mario Mantovani, sottosegretario ai Trasporti coordinatore del Pdl lombardo.
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