«Pagate e incontrerete Cameron» Bufera sui Tory: lascia il tesoriere

Un’altra tegola si abbatte sul partito Conservatore al governo e sul suo leader, il premier britannico David Cameron. Il tesoriere dei Tory Peter Cruddas ha rassegnato le dimissioni dopo essere stato filmato mentre offriva a presunti uomini d’affari la possibilità di contatti diretti con il primo ministro in cambio del pagamento di 250mila sterline all’anno da versare nelle casse dei Tory.
I presunti uomini d’affari a cui Cruddas aveva offerto lo scambio, però, erano in realtà dei giornalisti del Sunday Times sotto copertura, che hanno portato alla luce la vicenda. Il tesoriere diceva che i donatori più generosi sarebbero stati ricevuti direttamente a Downing Street e nel castello Highclere, lasciando così intravedere agli uomini d’affari la possibilità di fare valere i propri interessi con il primo ministro in persona.
La circostanza ha messo in grave imbarazzo il primo ministro. La cui replica sui fatti è stata immediata: «Quello che è accaduto è del tutto inaccettabile», ha commentato alla Bbc, dimostrando il suo sconcerto dopo la diffusione della notizia. «Non è questo il modo in cui raccogliamo i soldi nel partito conservatore, non sarebbe dovuto succedere», ha aggiunto promettendo un’inchiesta sul caso. «È giusto che Peter Cruddas si sia dimesso, mi assicurerò personalmente che venga condotta un’inchiesta di partito per garantire che questo non succeda di nuovo», ha detto Cameron.

Il partito conservatore ha fatto sapere che il posto di Cruddas sarà preso dal deputato della Camera dei Lord Stanley Fink.
L’opposizione laburista, come prevedibile, ha immediatamente cavalcato lo scandalo e chiesto a Downing Street di render pubblici i nomi dei donatori del partito conservatore che hanno avuto accesso a David Cameron.

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