La situazione sembra sotto controllo nella città pachistana di Gojra, nella provincia orientale del Punjab, dove sabato almeno sette cristiani, tra cui quattro donne e un bambino, erano stati bruciati vivi in scontri con la maggioranza musulmana e altre 18 persone erano rimaste ferite, dopo che una folla di musulmani aveva accusato la comunità cristiana di aver «profanato il corano». I musulmani denunciati dalla polizia su richiesta del vescovo locale sono circa 800. Solo di 17 persone per ora si conosce lidentità ma la polizia ha già eseguito un centinaio di arresti. Tra i fermati cè Abdukl Khalid, a capo di una organizzazione estremista islamica bandita dalla legge.
A scatenare lattacco è stata laccusa di presunta blasfemia contro Mukhtar Masih, Talib Masih ed il figlio di questultimo, Imran Maseeh. I tre avrebbero dissacrato il Corano durante una cerimonia nuziale. Secondo fonti locali, riportate dallagenzia missionaria Asianews, gli aggressori provenivano da un villaggio vicino a Korian. Il 30 luglio hanno preso dassalto le case dei cristiani mentre un gruppo di loro cercava di inscenare una sorta di processo pubblico. La folla ha poi bloccato la strada che unisce Faisalabad a Gojra e la caserma dei vigili del fuoco del villaggio, ostacolando i soccorsi e lestinzione degli incendi.
Intanto in India sono stati prosciolti 16 dei fondamentalisti hindù che lanno scorso attaccarono la comunità cristiana facendo 40 morti. I 16 furono arrestati insieme a diversi altri con laccusa di omicidio, possesso di armi ed altri reati.
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