Al Palazzo del ghiaccio un weekend per chi ama il lusso ma non solo

Il lusso ha tante facce. E tanti prezzi. C’è il Vacheron Costantin da 465mila euro, il pianoforte Borgato da 250mila euro, e la pentola in oro e diamanti da 100mila euro. Ma anche il casco da sci supertecnologico di Momodesign da 300 euro, o la cravatta a nove pieghe del napoletano Isaia da 140 euro. L’importante è che sia un lusso discreto, non troppo urlato, e che sia su misura. Caratteristiche che accomunano decine di marchi diversi, riuniti da oggi a domenica a «Bespoke», la prima fiera del lusso milanese. Allestita al Palazzo del Ghiaccio di via Piranesi, Bespoke ospita 50 espositori. Dalla moda all'arredamento alla gioielleria alla «sartoria» del viaggio, la maggior parte dei marchi parla italiano ha una connotazione artigianale. «Ognuno ha la sua storia da raccontare - spiega Giansandro Cantori di Ice, società di eventi che ha organizzato la fiera - ma al centro di tutto c’è l’eccezionalità del prodotto, creato quasi sempre in modo artigianale». Che non è mai qualcosa di troppo vistoso. Perché siamo pur sempre nel bel mezzo di una crisi. «Bespoke? È un atto di grande fede, un voler determinare un’azione comune. Perché su un mercato dove prevale la stasi, se niente viene fatto alla fine niente si muove».
E allora ecco che la famosa concessionaria milanese la Car Z propone un'auto sportiva ultraleggera (1.300 chili, più o meno la metà di una Porsche), fatta su misura. Motore e cambio Bmw, l’auto è prodotta dalla Wiessmann, ha il telaio in fibra di vetro e costa sui 200mila euro. Dalle auto (bellissime anche quelle di Castagna) agli orologhi il passo è breve. Nel corner dell’orologeria milanese Pisa sono esposti 33 fra i marchi più prestigiosi. Da Jaeger Le Coultre che ha messo in una teca il modello 101, l’orologio con il meccanismo (e il quadrante) più piccolo al mondo. Al gioiello incastonato di diamanti della Rolex, il Gmt Ice da 400mila euro. Certo, se si volesse alzare la posta, ci si potrebbe fermare allo stand di Sunseeker, il cantiere navale britannico che firma le barche di 007. In fiera gli yacht non ci sono, ma volendo, per un 47 metri si possono spendere 20 milioni di euro.
Ma a Bespoke si parla anche di creatività, come nel caso del gelato all’azoto liquido di Corrado Sanelli. E di tradizione, come nel caso dell’antica casa vinicola di Verona Montresor. O di tecnologia, come nel caso di Momodesign, che oltre all’orologio in titanio, propone la bici in carbonio, entrambi superleggeri. Tutto all’insegna dell'artigianalità, vera punta di diamante del lusso. Per dirla con l’assessore alle Politiche del Lavoro Andrea Mascaretti, che oggi aprirà la manifestazione, «Milano è la capitale della moda, non solo dal punto di vista industriale ma anche per l’artigianato del lusso. Un settore che rende Milano eccellente nel mondo.

Ma che soffre, a causa dello scarso ricambio generazionale e che invece dovrebbe essere preso in considerazione dai giovani, in quanto opportunità sicura di lavoro». Un esempio? Le scarpe fatte a mano dai calzolai del lusso possono costare anche tremila euro. Ma il prezzo è così alto perché dietro ci sono tante ore di lavoro manuale.

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