Beppe Sala arriva in piazza Scala a sorpresa, sale sul palco e garantisce al popolo arcobaleno: «Sono sempre con voi, dovete fidarvi dei sindaci che sentono i problemi dei cittadini». E quelli della comunità gay sono sempre tenuti in alta considerazione dal sindaco. Diecimila persone hanno partecipato o contattato gli organizzatori della manifestazione contro lo stop alle trascrizioni dei figli di coppie omo ieri alle 15, ma in presenza sono circa la metà. Palchetto sotto Palazzo Marino, guest star Sala e la neo segretaria Pd Elly Schlein che arriva a mezz'ora dall'inizio accompagnata dal consigliere regionale Pierfrancesco Majorino, la segretaria milanese del Pd Silvia Roggiani, il deputato Alessandro Zan, la presidente del Municipio 9 Giulia Pelucchi e l'assessore al Welfare Lamberto Bertolè. Lungo abbraccio con Luca Paladino, portavoce dei Sentinelli che (insieme ad Arcigay e Famiglie Arcobaleno) ha promosso presidio e flash mob, pugni chiusi e alzati al cielo che stringono una penna, simbolo delle firme negate. «C'è un vuoto normativo che va colmato, questo governo sta facendo di tutto per prendersi tutto e umiliare chi non la pensa come loro» si scalda sul palco, e tira in ballo anche «il tentativo di annullare il ballottaggio alle votazioni per il sindaco, perchè la sinistra spesso vince al secondo turno». Minimizza le polemiche sul rischio di favorire la maternità surrogata, sollevate anche da esponenti di sinistra: «Ma quale utero in affitto, basta con queste sciocchezze - sostiene -. Ci sono le storie delle persone, io ho guardato negli occhi le famiglie, questo fa un sindaco, si immedesima e non pensa a raccogliere voti». Anche se quelli arcobaleno contano eccome, non stupisce che sull'organizzazione della presidio siano volati gli stracci tra le diverse anime della sinistra più vicine alla comunità gay. Politici giù dal palco (presenti tra gli altri Chiara Appendino e Alessandra Majorino per i 5 Stelle, Peluffo, Malpezzi, Barberis, Pollastrini per il Pd). C'è Francesca Pascale, che definisce «omofobo Salvini, nella Meloni invece ho fiducia» (il leader leghista risponde con «pace e rispetto» a «tanta rabbia e odio»). Vladimir Luxuria nella veste di conduttrice chiama comunque l'applauso per Schlein (la piazza risponde con «Elly, Elly»), e la segretaria sale sul palco al termine per ballare su «Bella ciao» che ha aperto e chiuso la giornata. «Il governo si scaglia contro i bambini - sostiene -, Meloni la smetta di discriminare i figli di queste famiglie che sono già qui e vanno nelle nostre scuole. É già pronta in Parlamento una legge scritta da Zan con la Rete Lenford e le famiglie arcobaleno e spingeremo perchè venga calendarizzata presto, chiede pieno riconoscimento dei diritti dei figli di coppie omo». Sala ricorda che sul ddl Zan «ci ho messo la faccia e mi sono scottato, siamo arrivati a nulla. I numeri non sono tanti, il Terzo Polo cosa farà?». Anche nel Pd non sono compatti. Sala e Schlein si sono visti per mezz'ora a Palazzo Marino, con loro Bertolè e Majorino che riferisce: «C'è grande sintonia. Abbiamo parlato di diritti ma anche di enti locali, giustamente Sala sollecita tutti a dare una mano agli enti e al Comune». Soddisfatti i genitori Lgbt perchè sul Comune «sventola la bandiera arcobaleno». L'ha esposta dal suo ufficio la presidente dell'aula Elena Buscemi. Il consigliere FdI Matteo Forte contesta: «É la prima volta che la sinistra italiana scende in piazza contro la Costituzione antifascista. E noto con tristezza che è proprio Sala a concepire le istituzioni come cosa sua. L'ennesima dimostrazione arriva con la bandiera arcobaleno sul Palazzo.
Il governo con lo stop alle trascrizioni sta semplicemente facendo rispettare la legge e ha giustamente ricordato al sindaco che non è padrone dell'anagrafe, ma amministra per conto dello Stato nel rispetto delle norme vigenti».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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