Palazzo Marino ha finito i ticket e mette a dieta i suoi dipendenti

Giovanni Molisse si trova a gestire in questi giorni le proteste di centinaia di dipendenti rimasti senza i ticket pasto cartacei

Palazzo Marino ha finito i ticket e mette a dieta i suoi dipendenti
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In due anni e mezzo da segretario della Cgil Milano Funzione Pubblica assicura di "averne viste di tutti i colori" a Palazzo Marino, ma questa "supera ogni immaginazione, è la più assurda". Giovanni Molisse si trova a gestire in questi giorni le proteste di centinaia di dipendenti rimasti senza i ticket pasto cartacei perchè "il Comune li ha finiti, deve ricomprarli. Ha avviato le procedure e li consegnerà appena saranno disponibili". Si tratta dei buoni pasto cartacei riservati a chi ha patologie alimentari, ai celiaci o ad altri casi particolari che non permettono ai dipendenti comunali di pranzare nei locali convenzionati o negli altri bar dove si può tranquillamente pagare il conto con i badge. "Si tratta di centinaia di persone, il Comune fornisce i ticket cartacei in modo che possano fare acquisti negli appositi negozi" spiega il sindacalista. Ma dal settore Welfare alla Cultura, la risposta che hanno ricevuto all'inizio del mese è uguale per tutti e in buona sostanza dice che l'ufficio che gestisce il sistema ha "preso nota della richiesta" ma "a causa dell'aumento costante e non preventivato" delle richieste ha necessità di approvvigionarsi dei ticket. Sono esauriti. Avranno diritto ai buoni pregressi (quando arriveranno non è specificato) ma fino ad allora dovranno organizzarsi a proprie spese.

"É scandaloso che un Comune come Milano non abbia previsto in anticipo una buona scorta di ticket per le persone con problemi alimentari - tuona Molisse -. Si prendano provvedimenti nei confronti della direzione competente che non ha avuto l'accortezza di tutelare le persone fragili. Milano così nega il diritto al pasto".

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