Cronaca locale

Dopo l'appello di Orlando la Alan Kurdi sbarca a Pozzallo

L'appello lanciato dal sindaco Leoluca Orlando al presidente del Consiglio Giuseppe Conte perché il Governo autorizzi lo sbarco in un porto sicuro italiano ribadendo la disponibilità di Palermo ad accogliere persone in fuga

Dopo l'appello di Orlando la Alan Kurdi sbarca a Pozzallo

Lo aveva detto e lo ha ripetuto a più riprese ogni volta che ce n'è stata l'occasione. La città di Palermo apre le porte del proprio porto a chi sfugge da guerra e miseria. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ieri ha lanciato un appello forte e chiaro alle Istituzioni e oggi è arrivato l'approdo della nave nel porto di Pozzallo. "La nave Alan Kurdi ha tratto in salvo 32 cittadini libici. Dopo e insieme a migliaia di migranti da diversi paesi e bloccati in Libia, è questo il primo salvataggio di cittadini libici in fuga dal loro Paese, drammatica conferma della gravissima situazione di guerra civile. Rivolgo un forte appello al presidente Conte perché il Governo autorizzi immediatamente lo sbarco in un porto sicuro italiano ribadendo la disponibilità della città di Palermo ad accogliere persone in fuga salvate da una nave che reca sul ponte la bandiera di Palermo".Su Twitter il sindaco ribadisce il concetto. "Faccio appello al presidente del Parlamento europeo David Sassoli e alla presidente della Commissione europea Ursula Vonderleyen - aggiunge -perché intervengano con ogni determinazione a tutela dei diritti di cittadini libici in fuga da una devastante guerra civile".

Orlando ha confermato la massima disponibilità della città di Palermo di aprire il porto di Palermo. La decisione però, di assegnare Pozzallo come porto sicuro è stata assunta proprio nella serata di ieri dal Viminale tenendo conto della presenza a bordo di 32 migranti soccorsi, di cui dieci sono minori, alcuni in tenera età, e cinque sono donne, di cui una incinta, tutti di nazionalità libica. "Ho chiesto con forza al Governo italiano perché si attivi al più presto e autorizzi lo sbarco dei 32 libici salvati al largo delle coste libiche - ha detto il primo cittadino -. La nave batte bandiera di Palermo, per questo ho cercato di attirare l'attenzione del presidente del Parlamento europeo David Sassoli e del presidente della Commissione europea Ursula Vonderleyen perché l'attenzione al fenomeno migratorio finisca ben presto sul tavolo europeo. I ragazzi salvati dalla nave Alan Kurdi testimoniano come sia cambiata la situazione in Libia. Non ci sono più migranti che arrivano in Libia dagli altri Paesi, ma sono proprio i libici a scappare da una guerra interna".

Lo scorso 6 dicembre, Orlando era voluto salire a bordo della nave attraccata al porto di Palermo. Nell'occasione aveva espresso apprezzamento per l'azione umanitaria svolta in questi mesi e aveva invitato il Comandante della nave a Palazzo della Aquile per una visita ufficiale. Non è la prima volta che il primo cittadino palermitano incontra l'equipaggio di una nave delle Ong che operano nel Mediterraneo. Lo scorso ottobre, sempre per una sosta tecnica era attraccata al porto di Palermo la nave della Ong Open Arms. Ad accogliere l'equipaggio, c'erano il sindaco Orlando e l'assessore alle Culture, Adham Darawsha. Orlando in quell'occasione regalò alla Ong la bandiera della città. Il primo cittadino palermitano, che ha sempre protestato apertamente, contro i decreti sicurezza dell'ex ministro Matteo Salvini, aveva già consegnato la bandiera alla nave Mare Jonio, a cui ha consegnato anche la Carta di Palermo.

I migranti arrivati quest'oggi sono stati tutti trasferiti all'hotspot, eccetto una donna all'ottavo mese di gravidanza e suo figlio piccolo che sono stati trasferiti in ospedale per ricevere assistenza.

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