Il missionario Biagio Conte a Bruxelles: "Non alziamo muri"

Il laico della "Missione Speranza e Carità" di Palermo, dopo mille chilometri percorsi a piedi, è arrivato al Parlamento europeo. E ha consegnato una lettera al presidente Sassoli

Il missionario Biagio Conte a Bruxelles: "Non alziamo muri"

Ha deciso di raggiungere il Parlamento di Bruxelles a piedi. Biagio Conte, il missionario laico di Palermo, ha raggiunto il suo obiettivo. Ed è stato ricevuto dal presidente del parlamento europeo David Sassoli. Sessantacinque giorni di cammino, oltre mille chilometri percorsi, un unico scopo. Quello di consegnare al presidente una lettera rivolta ai deputati di tutta Europa, perché, si legge nella missiva, "siete chiamati a costruire un mondo migliore per il benessere di tutta l'umanità. Noi tutti insieme dobbiamo impegnarci per contribuire e rafforzare sempre più l'Unione europea soprattutto nella solidarietà, nell'ospitalità e nell'accoglienza. Una giusta e stabile società non può lasciare indietro i più deboli; è nostro dovere soccorrere chi si trova in difficoltà. Ogni autorità e ogni cittadino ha il dovere di soccorrere e di aiutare il suo simile. Ogni uomo e donna è da rispettare, ha diritto di mangiare, di una casa, di un lavoro, vale per ogni emarginato, emigrante, immigrato, profugo. Dobbiamo comprendere che tutti loro sono frutto e parte di questa società, per questo è nostro dovere soccorrerli, aiutarli e rialzarli dalle loro sofferenze".

Secondo Biagio Conte, "una società che lascia indietro i più deboli non può essere una giusta e corretta società, prima o poi rischia la destabilizzazione, la crisi, il crollo. Ecco il motivo perché il mondo è fortemente in crisi ed è ad un bivio, per questo deve essere urgente il nostro impegno, operato aprendo il nostro cuore, porgendogli così la mano e aiutarlo. Ogni essere umano è nostro dovere aiutarlo senza fare distinzioni di colore, di nazione, di religione, di chi crede e di chi non crede. L'indifferenza emargina, uccide, chiudere la porta produce maggiore povertà, disagio, violenza, destabilizzazione, ingiustizie e guerre. Invece L'accoglienza è integrazione, senza accoglienza non può esserci integrazione".

Secondo il missionario le varie cause e problematiche sociali di oggi hanno tutte un unico bisogno: ridare dignità e speranza ad ogni persona umana. "Se non doniamo dignità e speranza non potrà mai esserci una giusta e corretta società - dice Biagio Conte - Ecco che abbiamo tutti il dovere di non alzare barriere, ancor peggio muri, noi non siamo fatti per dividere, separare le nazioni, ma per unire. Apriamo al più presto il nostro cuore ad ogni persona umana, è tempo di ricostruire e di non calpestare più la verità, la vita, l'ambiente, i veri diritti umani, i veri valori, la vera pace e la vera speranza.

La storia ci insegna che siamo frutto di tanti popoli. Non possiamo permettere che vinca il male, l'ingiustizia, ma rispondiamo al male con il bene, la giustizia mettendo in pratica al più presto la solidarietà nell'ospitalità".

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