Cronaca locale

Salvini bacchetta i sindaci buonisti: "Le priorità del Sud? I premi alla capitana"

Un altro atto dello scontro tra il capo del Viminale e i sindaci di sinistra di Napoli e Palermo. Stavolta il tema dello scontro è relativo alla cittadinanza onoraria a Carola Rackete

Salvini bacchetta i sindaci buonisti: "Le priorità del Sud? I premi alla capitana"

Salvini e Orlando sempre più distanti. Uno scontro che va avanti da mesi a forza di dichiarazioni per mezzo stampa o via social. E così, adesso il terreno del contendere è la cittadinanza onoraria che la città di Palermo vorrebbe dare alla capitana della Sea Watch, Carola Rackete. Una mossa che a Salvini non è piaciuta, tanto che su Facebook il ministro dell'Interno ha bacchettato sia il sindaco di Napoli che su Rackete è pronto a concedere un premio per la tutela dei diritti umani, sia il primo cittadino di Palermo per la proposta di offrire la cittadinanza onoraria alla capitana. "Mentre la ricca Carola predica per far arrivare i “migranti climatici”, i sindaci buonisti la “ringraziano” con premi e cittadinanza onoraria - scrive Salvini -. E per i napoletani e i palermitani? Niente, come al solito. Questa è la sinistra italiana...".

Qualche giorno fa Leoluca Orlando, ha presentato un esposto al procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio sul caso della Sea Watch, prendendo spunto dall'ordinanza del gip, con la quale il 2 luglio scorso è stata rigettata la richiesta del pm di convalida del provvedimento di arresto a carico di Carola Rackete. Obiettivo dell'iniziativa del primo cittadino è "l'accertamento e la valutazione di eventuali illeciti delle autorità nazionali che a vario titolo, mediante provvedimenti o comportamenti contrari a precisi obblighi dell'ordinamento interno derivanti da fonti convenzionali e normative di rango sovraordinato, hanno di fatto ritardato e ostacolato per molti giorni l'esercizio del diritto/dovere della comandante della 'Sea Watch 3' di condurre in salvo in un porto sicuro le persone soccorse in mare il 12 giugno, e hanno ordinato il tentativo di impedimento dell'attracco della stessa imbarcazione alla banchina del porto di Lampedusa avvenuto il 29 giugno, posto in essere dai militari della Guardia di finanza incaricati dell'operazione".

Non meno tenero Luigi De Magistris che ha dichiarato come sia "un paradosso che viene arrestato chi salva vite umane e viene considerato paladino della legalità un ministro o un governo che fa morire persone in mare - dice il primo cittadino di Napoli -. La minaccia di un ministro che si sente di fatto presidente del Consiglio. Un ministro dell'Interno dirige le forze di polizia, che come sappiamo sono anche, per quanto riguarda la polizia giudiziaria, alle dipendenze funzionali della magistratura.

Credo che sia una minaccia istituzionale e che molto sia grave che questo accada nel silenzio del presidente del Consiglio, che credo debba prendere immediatamente le distanze dal ministro Salvini".

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