Salvini replica al vescovo: "Togliere il Crocifisso sarebbe un favore a me?"

Il leader della Lega risponde a monsignor Pennisi che ieri ha dichiarato che farlo "sarebbe fare un favore a Salvini"

Salvini replica al vescovo: "Togliere il Crocifisso sarebbe un favore a me?"

Matteo Salvini risponde al vescovo di Monreale Michele Pennisi che ieri, parlando della proposta fatta dal ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti di togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche, ha detto che "farlo sarebbe fare un favore a Salvini". "Oggi un vescovo, di Monreale, ha reagito, meglio tardi che mai, ma in maniera strana, dicendo che è sbagliato togliere il Crocifisso, perché sarebbe fare un favore a Salvini. Ma come, signor vescovo, con tutto il rispetto: un ministro della Pubblica istruzione che dice di togliere i crocifissi dalle scuole sbaglia non perché è un errore culturale - significa negare la nostra storia, la nostra tradizione, la nostra cultura millenaria, prima ancora che la fede e il nostro modo di essere, di vivere, di sentirsi cristiani - non perché dice una sciocchezza, perché è un atto di arroganza e di ignoranza; lo attacca perché sarebbe fare un favore a Salvini?". Sono le parole dello stesso leader della Lega durante una diretta Facebook. "Ringrazio le tante suore, i tanti preti - racconta l'ex ministro - che anche ieri mi hanno detto vai avanti, non mollare. Ma ti pare che debba essere io a difendere la fede, i valori, io sono un peccatore, l'ultimo dei buoni cattolici, ma se uno vuole togliere i crocifissi mi oppongo".

Alle parole di Salvini fanno eco quelle del vice capogruppo della Lega alla Camera, Francesco Zicchieri. "Consiglio al neo ministro Fioramonti di concentrarsi sulle pareti del nuovo ufficio, conquistato solo attraverso un vergognoso inciucio di palazzo e lasci stare il simbolo della nostra cristianità. Che la sua assurda proposta di togliere dalle pareti delle aule di scuola i Crocifissi sia una triste trovata per aggiudicarsi le prime pagine dei quotidiani non ci stupisce poi molto, peggio sarebbe se davvero questo governo prendesse la decisione di togliere la testimonianza delle radici del nostro Paese per non turbare studenti di altre religioni. Il ministro pensi, piuttosto, a garantire ai nostri alunni la migliore istruzione, compresa la geografia che tanto gli sta a cuore. Spiace e stupisce, invece, che l'arcivescovo di Monreale, Michele Pennisi, dedichi il suo tempo a parlare o, ancor peggio, a fare politica invece di pensare alla Chiesa italiana e, considerato il ruolo che ricopre, non difenda il simbolo della nostra fede".

"Ma la Chiesa condivide

davvero le fesserie dette dall'Arcivescovo di Monreale? Davvero togliere il Crocifisso dalle aule scolastiche non è grave in sé ma solo perché rafforzerebbe la Lega di Salvini?", scrive invece su Twitter Igor Iezzi della Lega.

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