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"Al Palio basta crudeltà sui cavalli"

Il sottosegretario Martini ha varato le nuove regole che pongono limiti severi alle corse "selvagge". Da ora niente più frustate agli animali e circuiti sicuri: "I Nas controlleranno anche il tasso alcolico dei fantini"

"Al Palio basta crudeltà sui cavalli"

Il dossier è sulla sua scrivania. Trasuda sangue. Al palio di Pula, in Sardegna, il purosangue Giotto è rimasto ucciso da un palo della staccionata che gli si è conficcato nel petto. Al palio dei Berberi, organizzato solo 4 giorni fa a Calascibetta, vicino a Enna, due cavalli hanno travolto una rudimentale staccionata di pali di legno e nastri di plastica e sono finiti contro alcune auto in sosta. Una cavalla, sventrata da un paletto si è ferita gravemente il torace ed è stata trascinata via su un furgone dal proprietario che si è dileguato. Vicino a Oristano, invece, è morto, nel luglio scorso, un fantino di 44 anni dopo caduta in cui ha battuto violentemente la testa.
«E questi sono solo gli ultimi incidenti che stiamo contando. Ora basta con questa carneficina. La nuova normativa sui palii riempie un vuoto normativo che ha lasciato una scia di sangue indecente nella storia d’Italia» sbotta il sottosegretario al Lavoro, Salute e Politiche sociali, Francesca Martini.

Ma davvero saranno gli ultimi fatti di cronaca che vedremo?
«Se si rispetterà la nuova legge penso proprio di sì. Se invece ci saranno ancora inadempienze, allora conteremo altre morti. Ma ora abbiamo le armi con cui combattere le irregolarità che avvengono in certe manifestazioni popolari. Per la prima volta abbiamo messo un freno a una situazione da vero e proprio Far West».

Grazie all’ordinanza che porta la sua firma pubblicata in Gazzetta ufficiale?
«Esatto con queste regole non ci sono alibi per nessuno, né per gli organizzatori dei palii né per i sindaci che accolgono nel loro territorio queste iniziative popolari».

Quindi se si snobbano le nuove misure di sicurezza le autorità risponderanno in prima persona?
«Anche i sindaci rischiano precise responsabilità civili e penali».

E chi controllerà il rispetto delle misure di sicurezza?
«Le prefetture sono gli organismi deputati. Abbiamo inviato una circolare a tutte le prefetture italiane in cui richiamiamo l’attenzione delle autorità sulle nuove disposizioni che tutelano fantini, pubblico e cavalli. Inoltre i Nas potranno effettuare ispezioni».

Controlleranno anche i fantini?
«Ci sono precise regole sulla salubrità ed eticità dei fantini. Innanzitutto chi non ha la fedina penale pulita ed è stato condannato per maltrattamenti agli animali non può partecipare ad alcuna di queste manifestazioni. Inoltre un fantino dev’essere “pulito”, cioè non dopato e può essere sottoposto prima della gara all’alcol test».

Ce n’è bisogno?
«Eccome. In queste feste di paese si mangia ma soprattutto si beve. E potenzialmente c’è gente che può montare in sella completamente ubriaca creando una situazione di rischio, per sé, per il pubblico e per il cavallo».

L’ordinanza parla anche di eticità dei fantini.
«Una componente essenziale per chi gareggia con i cavalli. Gli “aiuti”, cioè il frustino, gli speroni e il morso, non possono essere usati in modo improprio o violento tale da provocare sofferenza agli animali. Certo il cavallo non è un gattino, a volte lo sperone va usato, ma questo non deve scadere in un maltrattamento. E anche tra fantini va imposto un comportamento corretto».

A volte i fantini si fanno la guerra tra di loro?
«Ho visto di filmati tra fantini dove si cambiavano nerbate di aggressione. Persino il fantino Aceto ha scudisciato un collega in un Palio di Siena, fortunatamente di parecchi anni fa».

E siamo arrivati inevitabilmente al Palio di Siena. Questa ordinanza lo mette in qualche modo a rischio?
«Se continuerà ad applicare le regole questa storica manifestazione non corre rischi. Così come molti altri palii italiani, che sono circa un centinaio. È giusto che continuino a esserci perché fanno parte della tradizione del nostro Paese, ma vanno regolati. Solo così si evitano tragedie. Il mio slogan, insomma, è sì alla tradizione no alla tragedia».

Torniamo al palio di Siena.
«Quest’anno è stato condotto regolarmente. Ma in passato non è stato sempre così. Comunque, alla stesura dell’ordinanza, ha partecipato anche il mossiere del palio di Siena, il Marchese Guglielmi, quello che allinea i cavalli per la partenza, sostanzialmente il giudice di gara. E mi auguro che la mia ordinanza venga applicata in tutta la sua interezza l’anno prossimo».

Questa legge si occupa anche del benessere del cavallo.
«Innanzitutto i cavalli sotto i quattro anni sono esclusi da questo tipo di competizione. La salute e la sicurezza dei cavalli sono garantite dalla presenza obbligatoria di un veterinario ippiatra, nelle grandi manifestazioni anche di una horse-ambulance e sempre di un raccordo con una clinica medico-veterinaria. Inoltre è obbligatoria la tracciabilità dei cavalli, per essere sempre certi della loro identità e provenienza».

E le regole garantiranno anche un percorso sicuro per gli animali?
«I cavalli potranno correre solo su tracciati che garantiscano la sicurezza, gli organizzatori si scordino i terreni incompatibili. E poi basta con le paratie improvvisate, inutili e pericolosissime al punto di squartare i cavalli.

Servono misure serie di prevenzione perché a volte, nelle corse in paese, le paratie non sono neanche installate e la gente assiste alla gara fuori dalla porta di casa mettendosi in una situazione di reale pericolo».

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