Palladio Finanziaria prende posizione nella guerra in corso attorno alla grande Unipol portandosi al 2,25% di Fonsai. Linvestimento, che non nasce sotto alcun invito da parte di Mediobanca, potrebbe rappresentare il primo segnale del formarsi di un fronte avverso alloperazione. Gli obiettivi potrebbero essere molteplici: dalla lotta per ottenere unOpa, oggi negata da Bologna, al tentativo di formare un piano alternativo. Magari coinvoltgendo i soggetti che già si erano affacciati alla partita: il fondo Clessidra di Claudio Sposito, la Sator di Matteo Arpe o la famiglia Benetton. Ieri in Borsa Fonsai è salita del 4,31% a 1,23 euro, bene anche Premafin (+2,14% a 0,28 euro) e Unipol (+1,55%), debole invece Milano (-1,77% a 0,27 euro). Palladio è già azionista delle Generali insieme alla Fondazione Crt (a sua volta grande azionista di Unicredit) tramite il veicolo Ferak. E Piazza Cordusio, secondo socio di Fonsai alle spalle dei Ligresti, è il regista insieme a Mediobanca della grande Unipol di Carlo Cimbri. Drago e Meneguzzo diversificano inoltre il portafoglio rispetto alla partecipazione storica nel Leone.
La mini-scalata di Palladio è stato intercettata ieri dai radar della Consob dopo laccertamento avviato sugli ordini effettuati dai grandi intermediari. Il quadro è in evoluzione e oggi la mappa dellazionariato della galassia potrebbe subiere altre correzioni. Nelle sale operative si registra comunque anche unintensa attività di «ricopertura» degli istituzionali (si stima che fino a pochi giorni fa lequivalente del 10% del capitale di Fonsai fosse a prestito). Nel frattempo Unipol sta procedendo nei lavori preparatori alla fusione con Premafin, Fonsai e Milano.
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