Palmanova, come ogni anno, è per tutto il mese di agosto la capitale delle stampe antiche. La città-fortezza cinquecentesca dalla pianta a forma di stella, situata nel cuore del Friuli, ospita, nella storica Polveriera Napoleonica di Porta Cividale, la 30ª edizione di una rassegna diventata un appuntamento immancabile per collezionisti, esperti e semplici appassionati; i primi vi trovano una selezione di acqueforti dei più importanti artisti, soprattutto del Settecento veneziano, e di rari libri antichi; per i secondi è a disposizione una grande scelta di stampe decorative, fiori, animali, scene di battaglia, immagini religiose, piante e vedute di città: tutto in vendita e alla portata di ogni tasca.
La mostra, come ogni anno, è patrocinata dal Comune di Palmanova - per il quale è una prestigiosa occasione di richiamo culturale - ed è allestita da Giampaolo Buzzanca, antiquario padovano di grande esperienza, specializzato in stampe antiche. In questa edizione spiccano, per rarità e qualità, acqueforti di Antonio Canal detto il Canaletto (1697-1768), il più grande tra i vedutisti della Serenissima, tra le quali Al Dolo e una Veduta fantastica di Padova. Di Lorenzo Tiepolo (1736-1777), figlio del più celebre Gianbattista, una Sant'Anna dedicata alla città di Cividale del Friuli: nel paesaggio sullo sfondo si riconosce il famoso ponte sul Natisone. Raro e di assoluta importanza il Pont-neuf di Parigi, grande incisione di Stefano Della Bella (1610-1664), forse il più importante tra gli incisori italiani del Seicento. Del nipote del Canaletto, Bernardo Bellotto (1696-1770), una grande Veduta di Dresda; i quadri del Bellotto, vedutista come lo zio, grazie alla cura dei loro dettagli, servirono, dopo la seconda guerra mondiale, per ricostruire i centri storici distrutti di Dresda e di Varsavia. I vedutisti sono rappresentati in mostra anche da alcune immagini di Venezia incise da Michele Marieschi (foto), morto a soli 33 anni nel 1743; ma vi sono anche opere di altre firme illustri, da Marco Ricci allo Zuccarelli, al Piazzetta, al veneto-romano Gianbattista Piranesi, il più fertile e affascinante tra tutti gli incisori italiani.
Da segnalare alcuni libri rari: un importante atlante del Bleau, dedicato all'Italia, con legatura originale e con 63 carte in colore d'epoca, datato 1662; e un volume sulle macchine tecniche ad uso degli architetti stampato a Padova nel 1656. La mostra è aperta fino al 31 agosto, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.