Sarà una Sampdoria senza Cassano, quella che scenderà in campo domani sera contro l'Inter. L'attaccante è ancora alle prese con un trauma al collo e Walter Mazzarri preferisce non rischiarlo. Il tecnico potrà invece contare su un giocatore ritrovato: Angelo Palombo, schierato, vista l'emergenza della retroguardia, nell'inedita posizione di difensore centrale.
E il capitano, dopo lo stop di tre mesi per uno strappo al polpaccio, parte subito carico, tanto che in conferenza stampa non disdegna neanche una frecciata ai cugini, rispondendo all'allenatore del Genoa Gian Piero Gasperini che aveva parlato di una Samp in sofferenza per gli ottimi risultati del Grifone. Palombo risponde così: «È vero che la gente per lo sfottò soffre, ma se dovessimo guardare dietro ci sono sessant'anni di storia che conta. Negli anni passati, quando il Genoa era dietro di noi, non mi sembra che nessuno abbia mai fatto riferimento all'altra squadra di Genova e questo mi è dispiaciuto un po». Insomma, è già clima di derby anche se il pensiero principale è alla sfida con l'Inter.
I venti punti in classifica dicono che la Samp deve svoltare in campionato anche se, facendo due conti, Mazzarri sembra intenzionato a far riposare i gioielli di casa blucerchiata: Cassano out, ma c'è anche Pazzini che con ogni probabilità non partirà dal primo minuto dopo aver giocato 230 minuti tra Coppa Italia e campionato. Tutti pronti per la Lazio di mercoledì, mentre a Milano davanti potrebbe partire la coppia Delvecchio-Bellucci, anche perché il numero 11 si è allenato regolarmente: «Non è facile - continua Palombo - giocare ogni tre giorni ma ad Udine anche se non abbiamo disputato una grandissima partita abbiamo dato l'anima e con lo stesso spirito dobbiamo scendere in campo contro l'Inter. L'importante è che ci sia la testa».
E a proposito di testa ecco che l'abbraccio finale per il passaggio alla semifinale di Coppa Italia ha riportato un po di entusiasmo, spazzando via le voci di malumori nello spogliatoio. Palombo parla da capitano: «Remiamo tutti dalla stessa parte, se non fosse così la società e Mazzarri avrebbero già preso provvedimenti. Se fa male la Samp, facciamo male tutti, nessuno escluso». Intanto c'è stato il faccia a faccia con i tifosi, e con la gara di San Siro si chiude comunque una settimana tribolata per i blucerchiati: «I tifosi hanno espresso civilmente il loro punto di vista e sono stati bravi a scindere il momento della contestazione dal tifo. Così dopo averci consegnato la lettera in cui ci chiedevano di giocare per la maglia sono venuti a Udine a tifare per noi e domani faranno altrettanto». Partita non facile, anche se nel girone di andata la Samp aveva dato filo da torcere a Mourinho che a fine gara aveva elogiato lo stesso Palombo. Il capitano questa volta giocherà al fianco di Gastaldello e Raggi visto che Campagnaro non recupera, Accardi si è stirato e starà fuori almeno un mese e Lucchini è squalificato: «Nessun problema - spiega il numero 17 - dove l'allenatore mi mette io sto. Poi quando Mazzarri spiega la fase difensiva io ci sono sempre, anche se non ho mai provato a marcare». Mancherà Ibrahimovic, ma al suo posto dovrebbe esserci Adriano, che ha segnato anche in Coppa.
Palombo intanto aspetta sempre il rinnovo del contratto: «Marotta ha detto che a fine mercato ci incontreremo e io aspetto, ma adesso ci sono altre priorità». Intanto si continua a cercare un difensore e il nome di Zauri continua a rimbalzare con insistenza. Di proprietà della Lazio è in prestito alla Fiorentina; mancino, ha però sempre giocato in una retroguardia a quattro.
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