Non vuole essere solo un omaggio a una delle maggiori dive di tutti i tempi lo spettacolo Marlene che, diretto da Maurizio Panici e con Pamela Villoresi nel ruolo del titolo, debutta oggi al Quirino. E lo dimostra il fatto che qui la figura della Dietrich viene scandagliata da un pregevole autore come Giuseppe Manfridi, capace di affrontare il «mito» lasciandosi sedurre più dalla donna che dal personaggio, più dai dolori personali che dai successi professionali, più dalla fragilità caratteriale che dallicona consegnata alle scene e al grande schermo. Ecco dunque la messinscena procedere per capitoli e scandire la vicenda biografico-artistica della Dietrich in tre passaggi: il primo, ambientato a Londra nel 54, ce la mostra nelle ore che precedono il debutto nel recital Cafè de Paris e alle prese con il suo grande pigmalione Joseph Von Sternberg (regista de Langelo azzurro); il secondo ci trasporta, sei anni dopo, a Berlino dove la Dietrich, stavolta in compagnia del musicista Burt Bacharach, si appresta a tenere un importante concerto; nel terzo capitolo infine lazione si svolge a Toronto nel 75, quando ormai la diva è ben diversa da come appariva agli esordi: sempre più vittima dellalcol e afflitta da problemi di salute, si scontra con la figlia Kate in un faccia a faccia dai risvolti giocoforza drammatici. A dare un tocco di surreale teatralità ci pensa poi lepilogo, nel quale l'autore immagina che la donna, proiezione di un seducente Faust, stringa un patto con il suo amante e mentore Sternberg/Mefistofele. «Nel nome della protagonista, Maria Magdalena, è già segnato il percorso umano e artistico - spiega Panici - che per decenni ha sollecitato limmaginario collettivo, consegnando al mondo licona di una bellezza prima ferocemente costruita e poi tenacemente mantenuta fino allinevitabile declino. Di questa discesa il testo di Manfridi è testimonianza».
Decisivi sono in questo lavoro la duttile emotività di uninterprete come la Villoresi, non nuova a ruoli insoliti e robusti (nel cast, oltre alla partecipazione di Orso Maria Guerrini, anche David Sebasti, Silvia Budri e Cristina Sebastianelli) e lapporto significativo delle musiche, compreso il celebre brano Lili Marlene. Repliche fino al 17 maggio. Info: 06/6794585.Pamela Villoresi a tu per tu con la Dietrich
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