da Roma
I cattolici sono preoccupati? «Ma senza di me dove vanno?». Marco Pannella liquida così le preoccupazioni espresse da teodem e popolari. Fa già scintille lintesa raggiunta dai radicali con il numero due del Partito democratico, Goffredo Bettini. I particolari dovrebbero essere definiti oggi quando alle 13 si incontreranno il leader Walter Veltroni ed Emma Bonino. Nonostante lofferta dei posti in lista e la garanzia di un ministero per la stessa Bonino anche i tra i radicali serpeggiano malumore e preoccupazione. Il patto, dicono in via di Torre Argentina, viene più subìto che accettato.
Rita Bernardini, la segretaria del Pr, e Marco Cappato, eurodeputato e segretario dellassociazione Luca Coscioni, hanno messo nero su bianco tutta la loro sofferta contrarietà alle modalità dellaccordo imposto dal Pd. La nostra offerta di collegare la lista radicale al candidato Veltroni, scrivono, si è scontrata «con un pregiudiziale rifiuto». A questo punto Cappato e Bernardini si assumono «la responsabilità di subire limpostazione alternativa di inserimento di candidati radicali nelle liste del Pd» anche se, sia chiaro, la ritengono comunque «meno efficace per conquistare una maggioranza riformatrice nelle prossime elezioni politiche». Insomma quello dei radicali è un sì a denti stretti e lingresso nelle liste non significa certo che i radicali smetteranno di essere tali. «Facciamo e continueremo a fare politica con tutta la nostra passione: non abbiamo portato i temi etici in discussione ma noi siamo quelle battaglie», ricorda Cappato.
Pannella ritiene che laccordo «debba farsi e concludersi positivamente» e chiede a Veltroni di «dettare e far conoscere regole e obbiettivi cui egli stesso per primo si atterrà». Il leader radicale riconosce che «alle volte bisogna avere lumiltà di subire delle condizioni oggettive: noi le subiamo». Così come sa bene che «quella con il Pd sarà una convivenza faticosa, laboriosa, difficile ma importante». Pannella coglie pure loccasione per attaccare direttamente e duramente lex segretario dei popolari, Pierluigi Castagnetti «che ebbe lignobile comportamento di porre la condizione della rinuncia al nome di Luca Coscioni allaccordo elettorale tra noi e lUlivo». Vecchie ruggini che tornano a galla. Pannella nellimpostare il rapporto con i cattolici transfughi dalla Margherita non sembra voler concedere molta disponibilità. A chi gli ricorda il fatto che i cattolici chiedono la sottoscrizione del codice etico e del manifesto dei valori del Pd Pannella risponde: «Hanno il codice etico, hanno tutto etico loro, anche il sesso etico».
Forse perché Pannella si fa forte del sondaggio apparso su Famiglia cristiana, dove si rileva che il 40 per cento dellelettorato dellarea cattolica sarebbe favorevole allingresso dei radicali nello schieramento. \
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