Politica

Il Papa: «Atti barbarici contro l’umanità»

Silvia Marchetti

da Roma

«Atti barbarici contro l’umanità». Insieme alle condanne del mondo intero per gli attentati di Londra, dal Vaticano arrivano le parole addolorate ma allo stesso tempo dure di Papa Benedetto XVI. Alla notizia della tragedia che ieri mattina ha colpito l’Inghilterra - ennesimo attacco al cuore dell’Europa - il Papa si è subito riunito in preghiera nella sua cappella privata. E tramite il segretario di Stato Angelo Sodano, ha inviato un telegramma di cordoglio al cardinale Murphy O’Connor, arcivescovo di Londra, in cui «invoca sul popolo della Gran Bretagna la consolazione che solo Dio può donare in circostanze così dure». Il Pontefice si unisce così alla sofferenza delle vittime, inviando le sue «ferventi preghiere» e il suo «conforto spirituale». «Il Papa - si legge nel telegramma - ha appreso con dolore la notizia degli attentati terroristici. Deplora questi atti barbarici contro l’umanità e prega Vostra Eminenza di esprimere ai parenti delle vittime la sua partecipazione al dolore».
Mentre tutte le capitali del mondo - da Parigi a Berlino fino a Washington - sono in allerta e hanno intensificato controlli e misure di sicurezze, è dal Vaticano, luogo considerato tra i più «sensibili», che giunge la condanna più forte alle esplosioni londinesi. Nella confusione generale e nella paura di altri attentati, la fermezza del Pontefice si scaglia contro i seminatori di morte e terrore.
In tutte le città sono stati sospesi incontri e attività, e anche per le prossime settimane il livello di allerta rimarrà elevato. Ma Papa Ratzinger non intende rinuciare al più importante tra gli appuntamenti in agenda. Dal 18 al 21 agosto si recherà a Colonia dove sarà l’ospite d’onore della XX Giornata Mondiale della Gioventù. Al più grande megaraduno europeo saranno presenti circa un milione di ragazzi. Gli organizzatori dell’incontro, «scossi» per le bombe londinesi, informano tuttavia che «l’evento si terrà come previsto» e assicurano che «la situazione verrà tenuta sott’occhio, saranno rafforzate le misure di sicurezza» congiuntamente con il governo tedesco. La presenza del Papa a Colonia assumerà quindi un alto significato simbolico. All’indomani della morte di Giovanni Paolo II e della sua elezione al Pontificato, Ratzinger aveva infatti promesso ai giovani, il più grande lascito di Wojtyla, di incontrarli nella sua terra natale. Recarsi in Germania in un momento poco «tranquillo» diventa quindi la giusta risposta a chi segue il terrorismo.
Alle condanne del Pontefice si aggiungono quelle del segretario di Stato Angelo Sodano. «Cio che più preoccupa noi cattolici e noi della Santa Sede - ha detto in un’intervista al Tg5 - è questo momento di odio che è alla base di questi eccidi, di questi efferati delitti.» E senza mezzi termini, parla di «scontro di civiltà». Ma in nome della pace e dell’unione tra i popoli lancia «un appello agli uomini di buona volontà che ci sono in tutte le religioni» per ritrovare la «via del dialogo». «Dobbiamo inaugurare un’era nuova per la nostra umanità - ha aggiunto - e terminare quest’odio». Di fronte alla tragedia umana, la Chiesa torna così a ribadire la centralità dell’insegnamento del Vangelo.

«Il Vangelo cristiano è un Vangelo di pace - ha ricordato Sodano - non ci stancheremo mai, nonostante le sconfitte, di ricordare la via dell’intesa».

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