Il Papa e Putin, promessa di dialogo tra Chiese

Il presidente russo, che oggi vedrà Prodi a Bari, ha portato a Benedetto XVI il saluto del patriarca di Mosca Alessio II

da Roma

Un «clima molto positivo» ratificato da quel «un cordiale benvenuto in Vaticano» con cui il Papa si è rivolto al suo ospite, in tedesco, nella Sala del Tronetto. E un colloquio incentrato sui temi internazionali: dal Medio oriente ai «problemi dell'estremismo e della intolleranza», «gravi minacce alla convivenza civile fra le Nazioni» con un occhio alle «relazioni fra la Chiesa cattolica e la Chiesa Ortodossa». Si è svolto così il primo incontro tra Benedetto XVI e il presidente russo Vladimir Putin, che in Italia per un incontro bilaterale con Romano Prodi oggi a Bari, aveva chiesto - e ottenuto in poche settimane - di poter incontrare papa Ratzinger. Richiesta apprezzata in Vaticano, come anche è stata considerata molto favorevolmente la «cortesia» della scelta presidenziale di parlare in tedesco con il Papa: due interpreti hanno assistito all'udienza alla scrivania della biblioteca privata, ma il loro intervento si è limitato a un chiarimento su una parola.
Il Papa tedesco e il presidente russo, che ha soggiornato a lungo nella ex Ddr ai tempi del suo incarico nel Kgb, hanno parlato per venticinque minuti di attualità internazionale e della «necessità di preservare la pace e di favorire una risoluzione negoziata e pacificata dei conflitti», oltre che delle «questioni bilaterali di comune interesse», compresi i rapporti tra Roma e il Patriarcato di Mosca. Putin ha portato al Papa il saluto di Alessio II.
Contemporaneamente, in una sala attigua, si sono incontrati il segretario di Stato Tarcisio Bertone, con il ministro degli Esteri Dominique Mamberti e il sottosegretario Piero Parolin e una delegazione russa, guidata dal ministro degli Esteri Serghey Lavrov. Al termine le due delegazioni si sono ricongiunte nella biblioteca papale.
Per la prima udienza con papa Ratzinger, Vladimir Putin - che era già stato ricevuto da Giovanni Paolo II nel 2000 e nel 2003 - ha indossato un abito blu scuro con cravatta rossa a pois. E ha portato in dono un'icona di San Nicola Taumaturgo. Benedetto XVI ha ricambiato con una stampa datata 1663, di due artisti tedeschi, alla quale il segretario di Stato Tarcisio Bertone ha accompagnato due volumi della Enciclopedia cattolica in russo. All'ingresso nella biblioteca pontifica, inoltre, il capo di un miliardo di cattolici nel mondo e il presidente della Federazione russa si erano concessi per un minuto ai flash dei fotografi. Al di là delle note ufficiali, sembra che l'udienza abbia confermato il netto miglioramento delle relazioni tra Roma e Federazione russa sottolineato nei giorni scorsi dal nunzio Antonio Mennini. Sembrano superati i problemi innescati dalla legge sui culti del '97 e le espulsioni di 5 ecclesiastici cattolici ad opera del governo, nel 2002.

E nelle sedi internazionali, come Ocse e Consiglio d'Europa, i rappresentanti della Federazione russa hanno appoggiato tutte le mozioni della Santa Sede in difesa della famiglia e contro l'eutanasia.
Dietro le quinte si continua poi a lavorare per un incontro tra Benedetto e Alessio II, in un «Paese terzo», che suggelli la riconciliazione tra le due chiese e apra la via a un viaggio del Papa a Mosca.

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