Il Papa: la pace comincia rispettando chi è diverso

La pace "incomincia da uno sguardo rispettoso nei confronti dell'altro, qualunque sia il colore della pelle". Lo ha ricordato il Pontefice nell'omelia della messa celebrata questa mattina in San Pietro. "Deporre le armi di ogni tipo e impegnarci tutti insieme a costruire un mondo più degno dell'uomo" 

Il Papa: la pace comincia 
rispettando chi è diverso

Città del Vaticano - La pace "incomincia da uno sguardo rispettoso, che riconosce nel volto dell'altro una persona, qualunque sia il colore della pelle, la sua nazionalita, la sua lingua, la sua religione": lo ha detto papa Benedetto XVI nell'omelia della messa che celebra questa mattina a san Pietro la solennità di Maria Madre di Dio e la 43/ma Giornata mondiale della pace. Un rispetto che, secondo il pontefice, deve nascere da una riflessione sul "volto di Dio e dell'uomo", "via privilegiata che conduce alla pace".

"Deporre ogni tipo di armi"
Un invito a "convertirci a progetti di pace, deporre le armi di ogni tipo e impegnarci tutti insieme a costruire un mondo più degno dell'uomo" è giunto questa mattina da papa Benedetto XVI durante la messa del primo dell'anno, che coincide con la Giornata mondiale della pace e con la solennità di Maria madre di Dio. Ricordando in primo luogo le sofferenze dei tanti bambini toccati dalla guerra in tante parti del mondo, il papa ha detto che "i volti dei piccoli innocenti sono un appello silenzioso alla nostra responsabilità".Alla messa partecipano fra gli altri gli ambasciatori di tutti i Paesi rappresentati presso la Santa Sede.

"Educare i piccoli al rispetto dell'ambiente" E' importante essere educati "fin da piccoli" al rispetto dell'altro, "anche quando è differente da noi", e ad una "responsabilità ecologica, "basata sul rispetto dell'uomo e dei suoi diritti e doveri fondamentali". Lo ha affermato Benedetto XVI nell'omelia della messa che celebra la solennità di Maria madre di Dio e la Giornata mondiale della Pace. "Ormai è sempre più comune l'esperienza di classi scolastiche composte da bambini di varie nazionalità - ha osservato il pontefice - ma anche quando ciò non avviene, i loro volti sono una profezia dell' umanità che siamo chiamati a formare: una famiglia di famiglie e di popoli".

E' necessario, poi, secondo il Papa, "investire nell'educazione, proponendosi come obiettivo, oltre alla necessaria trasmissione di nozioni tecnico-scientifiche, una più ampia e approfondita 'responsabilita' ecologicà". "Solo così - ha aggiunto - l'impegno per l'ambiente può diventare veramente educazione alla pace e costruzione della pace". 

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