Roma - Per la prima volta da Papa, Joseph Ratzinger tornerà ad essere un semplice «confessore», seguendo così l'esempio di Giovanni Paolo II che ogni anno scendeva il venerdì santo nella Basilica di San Pietro per confessare i fedeli. Cambiano il giorno e le circostanze, ma il gesto sarà lo stesso.
Giovedì 29 marzo infatti, spiega monsignor Mauro Parmeggiani, segretario generale e responsabile della Pastorale giovanile del Vicariato di Roma, il Papa scenderà nella basilica di San Pietro dove presiderà una liturgia penitenziale per i giovani della diocesi di Roma e quando giungerà il momento delle confessioni individuali si recherà in uno degli antichi confessionali (forse nello stesso dove era solito confessare anche Papa Wojtyla) per amministrare il sacramento della riconciliazione a sei ragazzi. Contemporaneamente i sacerdoti che parteciperanno alla liturgia faranno altrettanto per gli altri giovani. Ai sacerdoti la stola viola sarà regalata dalla Fondazione Giovanni Paolo II per i giovani, del Pontificio Consiglio per i Laici.
L'incontro, spiega da parte sua il cardinal Camillo Ruini, «si colloca nel cammino preparatorio alla XXII Giornata mondiale della Gioventù che quest'anno, a livello diocesano, sarà celebrata in tutte la Chiese locali del mondo la Domenica delle Palme avendo per tema: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altr"».
«Invito - sono ancora le parole di Ruini - tutti i giovani della città a partecipare a questo importante momento ecclesiale di preghiera con il Papa. Chiedo inoltre a tutti voi, che avete a cuore i giovani e gli adolescenti, di fare il possibile per favorire la loro partecipazione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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