Papalini e garibaldini a Subiaco 140 dopo

Era uscita l’ultima volta per la beatificazione di Pio IX, nel 2000. Sforacchiata dal piombo dei bersaglieri, la bandiera bianca e gialla che sventolava sulle mura di Porta Pia il 20 settembre del 1870, si mostrerà nuovamente in pubblico durante la solenne messa pontificale, che sarà celebrata dall’Abate Mauro Meacci oggi alle ore 17.30, in Santa Scolastica, a Subiaco. La celebrazione, cui è invitata anche tutta la nobiltà romana, ricorderà a distanza di 140 anni, i soldati, di entrambi gli schieramenti, caduti nella prima delle battaglie dell’Agro Romano, nello scontro di Subiaco. Nell’autunno 1867, una colonna di garibaldini guidati dal conte milanese Emilio Blenio tentò di impadronirsi della città, approfittando dell’assenza della guarnigione e intimando al governatore, conte Pierantonio Marini, la resa immediata. Ma questi riuscì a resistere fino al ritorno della guarnigione di zuavi papali, che massacrarono i garibaldini, tra cui lo stesso conte Blenio. Poi vennero, per gli uomini in camicia rossa, le sconfitte di Monterotondo e, il 3 novembre, quella di Mentana, e il patrimonio di San Pietro si assicurò altri tre anni di vita, fino alla breccia di Porta Pia del 20 settembre del 1870. Il rito commemorativo sarà suggestivo e imponente, celebrato a «tumulo alto» alla presenza del Gran Priore dell’Ordine di Malta, balì Filippo Ferretti di Castelferretto e dei sindaci dei comuni delle battaglie dell’Agro Romano.

Nella rievocazione torneranno le uniformi storiche, sia quella turchina con pantaloni a sbuffo degli Zuavi pontifici, sia la camicia rossa dei Garibaldini. Alla fine della cerimonia, i presenti potranno visitare il monastero di Santa Scolastica con la possibilità di accedere a luoghi solitamente chiusi al pubblico.Andrea Cionci

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