Roma

Una papera di Zappino inguaia i «canarini»

Un errore del sempre più incerto Zappino regala tre punti su un piatto d’argento al Brescia, in una partita che il Frosinone aveva comodamente controllato fino al momento del gol, al 24’ del secondo tempo. In una partita-camomilla, giocata sotto un caldo afoso e in uno stadio semi-deserto, il Frosinone però ha il grande torto di non provare a vincere contro un avversario impalpabile.
La prima azione, dopo neanche un minuto, è dei canarini, con una punizione da trenta metri di Lodi, agevolmente parata da Viviano. Al 16’ si fa vivo il Brescia: è Possanzini a servire Mannini, il cui tiro finisce di poco fuori. Al 32’ lo slovacco Hamsik fa partire una sberla che Zappino devia. Il primo tempo è tutto qui, con il Frosinone che riesce ad irretire il Brescia a centrocampo, con gli avanti lombardi spenti, mentre nelle retrovie si fa sentire tutta l’esperienza dell’ex romanista Lima, di gran lunga il migliore in campo.
Nel secondo tempo Cosmi, subentrato a Di Somma sulla panchina dei bresciani a metà campionato, prova a dare più spinta in avanti, inserendo De Petris al posto di Zambrella, ma la partita scorre via più noiosa del primo tempo. Al 20’ il Frosinone potrebbe passare in vantaggio: Lodi si invola sulla destra, cross al centro, Dallamano cicca il pallone che Castillo, tutto solo, spara alto. Al 24’ la frittata dei ciociari: il lituano Stankevicius batte una rimessa laterale lunghissima, con il pallone spiovente al centro dell’area, ma del tutto innocuo, Zappino però esce a vuoto anche perché ostacolato dal suo compagno Perra e Serafini tocca di testa in rete, quasi incredulo per il regalo. Il Frosinone stenta a riorganizzarsi e al 29’ il Brescia potrebbe raddoppiare con Dallamano.
Con questa sconfitta il Frosinone si avvicina pericolosamente alla zona retrocessione. I canarini sono attesi da due partite difficilissime entrambe in casa: martedì arriva la Juventus e 4 giorni dopo il Genoa.

Urge una prova d’orgoglio.

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