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Il Papero innamorato fa saltare gli schemi nella sua notte magica

MilanoForse a Pato glielo avranno anche detto, ma il Papero è innamorato e ha la testa in giro. Perchè il pari andava bene a tutti e lui invece dopo un minuto scarso ha sparigliato tutto e alla fine ha chiuso a chiave il campionato. Era già successo, era un Venezia-Bari, il pari andava bene a tutti, si dimenticarono di dirlo a Tuta. E successe quel che successe, il brasiliano fece il gol e neppure i compagni di squadra andarono ad abbracciarlo. Eppure fino a pochi istanti dall'inizio erano tutti convinti che questo derby non avrebbe contato niente o quasi, una sintonia di intenti che non si registrava dal 1956-57, a fine campionato Inter nona, Milan anche, due derby inutili.
Alla vigilia se c'era una cosa che metteva tutti d'accordo, che tutti volevano, desideravano e speravano, quella era un bel pareggio. Ma quale allungo e quale sorpasso. Ma quale derby verità e derby resa dei conti, massì, un punto per uno, tutto come prima e la paura passava. E il Napoli? E chissenefrega del Napoli, questo scudetto è cosa di Milano, Milan e Inter, che stress, ma non si poteva posticipare questo benedetto derby? Giocare più avanti, magari a una o due giornate dalla fine, anzi, eventualmente rimandarlo alla prossima stagione. Perché una cosa era certa, chi lo perdeva, finiva che perdeva tutto, magari più per il Milan d'accordo, ma con che coraggio sfidi le altre in Champions per il primato in Europa se in Italia non sei neanche il primo? Che valore ha? Dai, bisognava rimandarlo, oppure un bel pari, un risultato che andava bene a tutti.
E il Napoli? Ancora con questo Napoli? Vabbé, andava benissimo anche a loro, andava benissimo pure a Udinese e Lazio, le altre per solidarietà sarebbero state contente pure loro. E a Josè Mourinho non pensa nessuno? Il Real giocava contro lo Sporting Gijon e lui non avrebbe potuto vederlo, un bel pari e tutto sommato il rammarico sarebbe stato minore. Perché fare uno sgarbo e scontentare così tanta gente. Il campionato sarebbe restato vivo, anzi aumentavano le pretendenti, magari rientrava anche la Roma e erano contenti pure gli americani.
Dai, un bel pareggio e Milano avrebbe fatto vedere che ha sempre il cuore in mano, salva tutti, anche le tv che tengono alti gli ascolti e le edizioni del lunedì in un momento dove si salvi chi può, anche se tutti dichiarano tirature che tengono. Che poi tengono a chi? Non si doveva tenere per nessuno, ci voleva un pari, l'avevano pronosticato tutti gli addetti, i critici, perfino i comici. Ma si erano dimenticati di dirlo al Papero. Scatenato, e poi dicono che l'amore non fa bene, perfino tonico, pronto a metterla sul fisico, che mutamento, era arrivato che sembrava il grissino della pubblicità del tonno, adesso ha messo su cosce e bicipiti. Gol dedicati a Barbara? L’addetto stampa del Milan gli mette la mano davanti alla bocca: «Qui si parla solo della partita». Ma il Papero è in una notte irresistibile, nessuno lo ferma: «Avete visto tutti...» dice riferendosi a quel gesto di battersi fortemente il petto con una mano, senza però disegnare il cuore con le dita come ci aveva abituati al tempo di un’altra fiamma. Certo che la sua sta proprio diventando una bella storia, se arriva questo scudo proprio in concomitanza del suo outing, sai che romanzi che saltano fuori, del resto mai che questi sacri lombi si innamorino della panettiera sotto casa.

All'andata Ibra, al ritorno lui, subito, due scoppiettate e sono i sei punti che fanno la differenza in questo stagione, con i campioni del mondo costretti a guardarsi alle spalle perché Napoli e Udinese li potrebbero spingere addirittura ai preliminari.

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