«Un paradosso: il privato tiene in vita il pubblico»

Dottor Francesco Berti Riboli, che si dice a Villa Montallegro?
«Se non fossero soldi miei ci riderei sopra. Qui siamo al paradosso».
Le famigerate strutture private che pagano l’Irap per mantenere la sanità pubblica.
«Io assumo, investo. E pago. E nessuno mi dà un euro».
Ci mancherebbe altro che la Regione si mettesse a sostenere lei che è miliardario.
«Guardi che io sono un fautore convinto di un sistema di sanità pubblica nel quale il privato possa dire la sua».
Però?
«Però è scoraggiante dover pagare più tasse perché il sistema pubblico non funziona. Io ho 143 dipendenti, non due».
Sarà un salasso.
«E ci s’è messo anche il Comune, che mi ha appena aumentato l’Ici: io nel mio immobile ci lavoro, mica ci faccio le feste. Apporto migliorie per dare un servizio. ma niente: a ogni ampliamento aumenta l’estimo catastale e così ora pago il 7 per cento di Ici».
Con la stangata sull’Irap dovrà rivedere il suo piano di investimenti annuale?
«Io sono un imprenditore, non mi fermo perché devo pagare più tasse, altrimenti avrei chiuso molti anni fa».
Può sempre aderire alla rivolta fiscale.
«Sa cosa dice Beppe Grillo, no? Siamo tutti bulicci col didietro altrui»
Grazie per il didietro.

Quindi?
«Verserò fino all’ultimo centesimo, non voglio ritrovarmi a dover pagare anche le sanzioni. Ma resta l’amarezza: essere imprenditori in Liguria è già difficile, è troppo chiedere, almeno, di non essere vessati?».

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