Da una parte ci sono sette cantieri che prendono il via entro il 2009, e il primo a (ri)partire sarà finalmente quello di Sant’Ambrogio. I lavori davanti alla basilica riprenderanno da giugno, poi toccherà ai parcheggi di Mosso, Aporti Varanini, Maffei, Butti Guerzoni, Tolstoj-Savona e Avezzana Boncompagni, per un totale di 2.161 posti auto privati e 236 pubblici. Altri quattro cantieri chiuderanno già entro l’anno, per un totale di 150 posti pubblici e 498 privati riconsegnati alla città: quello di Benedetto Marcello è già in uso, entro l’estate verranno completati anche i giardinetti in superficie, poi tocca a quello di Manuzio, Manusardo e Sammartini Lunigiana. Dopo quattro anni dalla firma della convenzione, rimane ancora «impantanata» invece la vicenda della Darsena: il megaparcheggio sotterraneo è ancora bloccato, Palazzo Marino sta facendo pressing sui costruttori privati - si parla di 20-25 telefonate al giorno tra l’assessorato ai Lavori pubblici e il Consorzio Villoresi - per trovare una quadra. Si cerca l’intesa tra il progetto originario e lo stop per gli scavi archeologici che ha fatto salire di circa dieci milioni il costo aggiuntivo per il costruttore, che ora vorrebbe recuperare con una quota più bassa di posti a rotazione (ne erano previsti 700) e un numero superiore (a 300) per quelli da vendere o affittare ai privati. Incontri e telefonate non stop, ma la proposta di un progetto definitivo ancora non arriva, anche se Simini è fiducioso: «Mi dicono che verrà consegnata a breve e non ho motivi per dubitare». Di certo, «la città non vuole e non può più aspettare a lungo», anche se fa presente che a differenza di casi come quello di piazza XXV Aprile, lì non ci sono negozi che si affacciano sul cantiere e vedono penalizzati i proprio affari. L’obiettivo di Simini è di restituire al sindaco le chiavi del cantiere finito di fronte al teatro Smeraldo e quello di Sant’Ambrogio, che viene realizzato in project financing, entro il 2011 (in tempo per le elezioni comunali).
Ieri la commissione Lavori pubblici a Palazzo Marino ha esaminato la delibera sugli indirizzi da dare in futuro ai costruttori di box che parteciperanno alle gare per le aree comunali, presentata dal consigliere di Fi Armando Vagliati. La proposta fissa ad esempio maggiori controlli sui prezzi dei posti auto per i residenti, anche quando il progetto è dei privati. Ma Simini ci tiene a ricordare che «il Comune, a differenza ad esempio di Roma, fa già da garante per assicurare prezzi calmierati, tanto che il costo medio di un box è di 26mila euro». E fa presente come la nuova convenzione per i parcheggi residenziali - che introduce tra l’altro le penali anche per chi inizia i lavori in ritardo - ha permesso di sbloccare e dare una notevole accelerata ai cantieri «spinosi» di via Meda e di piazza XX Aprile.
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