Parchi e giardini, nella nostra città c’è sempre più verde

2 SICUREZZA

Grazie ai militari

siamo più tranquilli
Spettabile Sindaco Moratti. È da qualche anno che la seguo, e devo ammettere che le sue scelte hanno il loro effetto, dopo averle messe in atto. Sarebbe più appropriato, aumentare l’Eco pass nel centro di Milano, ormai i cittadini si stanno abituando anche a questa novità, non capendo che invece, è stata istituita per far si, che vengano utilizzati di più i mezzi che le auto. Il problema che le volevo esporre, è ben diverso. Abito da circa quarant’anni a Milano, e più precisamente a Baggio, in via Quinto Romano. Sono case di edilizia residenziale. Da parecchi anni è stato rimosso il portinaio. Fino a qualche anno fa, si viveva ancora bene, ma da un anno a questa parte, non si riesce più a dormire, specialmente la sera, dopo le 23.00 in poi. Bande si ragazzi, non certo facenti parte di un’educazione esemplare, oltre a fermarsi proprio sotto le nostre case, entrano addirittura nel cortile, parcheggiano moto, e urlano e fanno di tutto e di più sino a notte fonda. Avvisati anche più volte, si immagini la loro risposta. Sarebbe bello, come è stato fatto qualche centinaio di metri più in là, ossia in Via Scanini. Da quando c’è la camionetta fissa dei militari, li sembra che siano anche più tranquilli. Non sarebbe possibile, farli passare più spesso, e farli anche fermare un po’ anche in Via Quinto Romano al 61? Certo di un suo interessamento, porgo i miei migliori saluti.
2 UNA PROPOSTA
Un nuovo museo

per Expo 2015
Signora Moratti buongiorno,
le scrivo perché da tempo ho un’idea che ora penso potrebbe essere realizzata nell’ambito dell’Expo 2015. Milano è una città in cui il turismo non ha l’importanza che potrebbe e dovrebbe avere, perciò sarebbe senz’altro di richiamo l’apertura di un importante Museo del modernariato. Museo e modernariato: sembra un ossimoro ma non lo è. La velocità di cambiamento dei costumi da un secolo a questa parte è stata così rapida che gli oggetti di uso quotidiano poche decine di anni fa sono letteralmente passati nel dimenticatoio. Il museo per i nostri padri era un luogo dove si conservavano ricordi lontani nel tempo almeno qualche secolo, perché tale era il tempo necessario perché venissero giudicati «d’altri tempi». Oggi lo stesso accade non nei secoli ma nei decenni se non, addirittura, in pochi lustri. Pensi al primo telefono portatile, oggi sembra un oggetto antidiluviano eppure ha poche primavere. Se oggi i nostri figli e ancor più i nostri nipoti entrassero in un ambiente domestico degli anni 50 rimarrebbero stupiti di fronte a mobili ed elettrodomestici che a loro farebbero l’effetto che fa a noi l’aereo di Baracca di fronte agli attuali airbus. Inoltre la possibilità di vedere i veri juke-box, i vecchi flipper, le ormai «antiche» pompe di benzina che si vedono solo nei quadri di Hopper, le auto o i tostapane e i telefoni a manovella del dopoguerra sarebbe un’offerta senz’altro non solo intrigante ma che completerebbe la cultura di chi guarda se, come cultura, si intende anche il capire la storia quotidiana. Per ultimo le chiedo quale città al mondo può riempire le sale con oggetti dal design che ha modificato il nostro modo di vedere, di definire il bello meglio di Milano? Però dovrà essere il più importante d’Europa se non del mondo.
Mi stia bene.
Roberto Bellia
2 PRECOTTO
Lavori in strada

senza sapere perché
Gentile Sindaco,
abito a Precotto e in questi giorni Via Rucellai è stata chiusa per lavori fino al 12 di settembre. Peccato che i residenti non sappiano perché. Nel frattempo domani verranno disegnate le strisce blu, non è un controsenso se la strada a fine lavori dovrà essere riasfaltata? In viale Monza, sempre all’incrocio con Via Rucellai, da circa un mese da un lato della carreggiata è impedito l’attraversamento, nessuno lavora e i pedoni si devono arrangiare. Via Prospero Finzi dopo mesi di lavori è stata riasfaltata lo scorso anno, ma in modo indegno infatti sembra di andare sulle montagne russe. E’ una strada importante che collega viale Monza al quartiere di Greco, ancora oggi ci sono segnalazioni di lavori in corso, ma nessuno che ci lavora. Gli uffici dell’Assessore competente non rispondono alle lettere e non danno indicazioni. Credo che la mancanza totale di informazione, sul perché vengono effettuati i lavori e il rispetto delle date di inizio e fine lavori, sia una grave mancanza da parte del Comune nei confronti dei cittadini che sono sempre più esasperati. Tutto questo non riguarda solo alla mia zona, ma la città è piena di cantieri con fantomatici lavori in corso che nessuno sa quando iniziano e quando finiscono.
Distinti saluti
G. Pedrazzoli
2 L’IDEA

Mettiamo in mostra

la Madonnina
Gentile signora Moratti,
premetto che non so se rientra nelle sue facoltà di sindaco, a proposito della Madonnina e di quanto viene richiesto dalla Veneranda Fabbrica per i lavori di restauro della guglia principale e delle varie proposte che si leggono sulla stampa – non ultima quella di Daverio, tramite mail alla stessa Veneranda Fabbrica, ho suggerito di spostare la statua in altro spazio (es. interno del Duomo, antistante Palazzo Reale, cortile Arcivescovado) per tutto il periodo dei lavori affinché i milanesi, ed anche i turisti, possano ammirarla da vicino e così lasciare anche una loro offerta per averla «quasi» toccata con mano.

Penso che non solo verrebbero coperte le spese per lo spostamento ma, grazie alla generosità dei fedeli, potrebbe essere dato un forte contributo per i continui lavori di manutenzione del Duomo. A Lione è stato fatto ed è emozionante vedere da vicino la statua della Madonna a fianco dell’ingresso della cattedrale con la guglia principale in ristrutturazione.
Cordiali saluti
Enzo Redaelli

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